Anche la terza edizione di “Registi fuori dagli sche(r)mi” si conclude confermando una straordinaria partecipazione di pubblico, con appuntamenti che hanno registrato sempre il tutto esaurito e collegamenti in streaming con i Cineporti di Lecce e Foggia.
Alla collaudata formula della rassegna, che prevede la proiezione di film commentati dagli autori affiancati da critici, si sono alternati i registi Michelangelo Frammartino, Jan Soldat, Tayfun Pirselimoğlu, Andrea Pallaoro, Mirko Locatelli e Yann Gonzalez, e altrettanti critici cinematografici quali Matteo Marelli, Giona A. Nazzaro, Giulio Sangiorgio, Luca Pacilio e Vincenzo Rossini (condirettore del Milano Film Festival).
Per l’ultimo appuntamento di “Registi fuori dagli sche(r)mi III”, rassegna organizzata da Apulia Film Commission, curata dal critico cinematografico Luigi Abiusi in collaborazione con UZAK e il Milano Film Festival, è di scena il regista Yann Gonzalez con il suo film “Les rencontres d’après minuit” (Francia, 2013).
La pellicola sarà proiettata, giovedì 27 alle 20.30, al Cineporto di Bari e in streaming nei Cineporti di Lecce e Foggia, ingresso libero fino ad esaurimento posti. A introdurre il film sarà lo stesso regista e Vincenzo Rossini, condirettore del Milano Film Festival.
In “Les rencontres d'après minuit”, caso mediatico dopo la prima alla Semaine de la critique del Festival de Cannes 2013 e miglior film alla 18esima edizione del Milano Film Festival, è una danza di creature diafane, fantomatiche che ululano le loro tragicomiche perversioni alla luna: deliri visionari che rendono manifesta la dimensione segretamente sacrificale dell’edonismo.
Non c'é proprio una storia; forse una metastoria. Di certo c'è che in questo film non si incontrano mai materiali autentici, ma solo riprese, citazioni, rimandi. Un’iperrealtà in cui ogni residua naturalità del mondo è schiacciata da un accumulo di segni espropriati di referente certo.
Les rencontres ha un afflato epico, perché è la narrazione essenziale di una comunità, una polifonia di voci in cui i personaggi duplicano continuamente sé stessi perché protagonisti dei loro racconti onirico-allucinatori, cronache distorte poiché personali, legate al ricordo e quindi soggette a manipolazioni e apparenze.
Yann Gonzalez prima del suo esordio cinematografico, avvenuto con il corto “By the Kiss”, selezionato in diversi festival internazionali inclusa la Quinzaine des Réalisateurs del 2006, è stato critico cinematografico per le riviste di Max, Têtu, e Vogue. Autodidatta, formatosi ai corsi di Nicole Brenez alla Sorbona-Paris 1, Gonzalez affina e fa conoscere il suo stile attraverso una serie di cortometraggi, come “Nous ne serons plus jamais seuls” con cui partecipa al Festival di Locarno 2012.
Già da questi lavori è evidente che si è di fronte a un cineasta di grande teatralità che concepisce lo spazio filmico come un involucro meraviglioso in cui far convergere e fondere gli ingredienti più disparati e gli artifici più vertiginosi. Particolarità che diventano vere e proprie qualità registiche in “Les rencontres d’après minuit”, suo primo lungometraggio segnalato dai Cahiers du cinéma tra i 10 miglior film del 2013.