Valzer di poltrone

Mentre a Venezia va Alberto Barbera a Roma succede questo...
Il futuro dei due festival principali, quello di Venezia e quello di Roma, sta animando accesi dibattiti non solo cinematografici ma anche politici. ‘Il Messaggero’ di oggi parla di un accordo che il governatore del Lazio, Renata Polverini, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, avrebbero preso sul nome di Marco Müller a direttore del festival di Roma al posto di Piera Detassis (stando ai retroscena pubblicati dai quotidiani, la Polverini avrebbe fatto presente ad Alemanno che se si fosse opposto ancora a Müller, la Regione non avrebbe ripianato il debito contratto dal festival). La decisione ha creato, però, più di un malumore. Il pd romano è compatto contro questa nomina come dichiara il consigliere Paolo Masini: "Siamo fermamente contrari, Müller è un nemico di Roma". Dura la presa di posizione dell’attore Massimo Ghini che rappresenta la Provincia di Roma nel cda della Fondazione Cinema: "A creare spaccature è il metodo, non Müller che è un professionista. Siamo venuti a sapere dell’accordo Polverini-Alemanno dal ‘Messaggero’". Umberto Croppi, in corsa per la presidenza della Fondazione parla di "metodo inaccettabile" e Michele Lo Foco, che rappresenta nel cda della Fondazione il Comune di Roma aggiunge: "Non considero Müller adatto; è troppo raffinato per il carattere popolare della rassegna romana". Anche Riccardo Tozzi, presidente Anica, si è espresso: "Avremmo approvato la riconferma di Piera Detassis ma, visto che il Festival ha deciso di cambiare, abbiamo appoggiato Müller, un nome fortissimo che garantirà il rilancio". E’ aperta anche la partita per il ruolo di presidente della Fondazione Cinema per Roma al posto di Gian Luigi Rondi, il cui mandato scade a giugno; oltre al già citato Croppi, il lizza ci sarebbero per il quotidiano romano: Paolo Ferrari, presidente e amministratore delegato di Warner Bros.Italia che ha annunciato il ritiro dall’attività professionale e Luciano Sovena, ex amministratore delegato di Cinecittà Luce (le pagine romane di ‘Repubblica’ parlano anche del giornalista e presidente di Rcs libri, Paolo Mieli). Il tutto sarà deciso il 13 gennaio quando si riunirà il cda della Fondazione.
Fonte:E-duesse