Alla vigilia del 150° anniversario della sua Unità, la penisola italiana rimane un mosaico di realtà e di contraddizioni apparentemente irriducibili. Le numerose spinte all’unificazione linguistica e culturale hanno scalfito solo in parte questa secolare eterogeneità, da non interpretarsi necessariamente come un limite. Il progetto Terre dell'uomo - in programma tra il 2 e il 9 settembre tra le province di Udine e Pordenone - nasce dal desiderio di "setacciare" i frastagliati scenari regionali italiani, sottoponendo all’attenzione del pubblico la straordinaria ricchezza e vitalità di un patrimonio culturale davvero unico. La rassegna, con la direzione artistica di Marco Rossitti, è promossa dai Comuni di Casarsa della Delizia (comune capofila), Camino al Tagliamento, Codroipo, Cordovado, Sedegliano e Varmo, e si avvale del contributo della Regione Friuli Venezia Giulia - Assessorato alle Attività Produttive e Assessorato alla Cultura - delle Province di Pordenone e di Udine, della Fondazione CRUP e di Bluenergy Group e del Patrocinio della Regione Puglia.
Il proposito della manifestazione - che vede anche la collaborazione dell’Università di Udine, sede di Pordenone, dell’Associazione "don Gilberto Pressacco", del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, del Circolo Lumière di Trieste e di Cinemazero - è quello di puntare ogni anno i riflettori su una diversa regione italiana, provando a raccontarla attraverso rassegne cinematografiche, eventi musicali, mostre, incontri, itinerari enogastronomici: un’incursione a tutto campo nell'altrove, guidata dalla convinzione che la salvaguardia delle identità locali debba passare attraverso l’esperienza dell’altro. Questa prima edizione nasce sotto gli auspici di una fraterna compenetrazione tra culture che "resistono". Per sollecitare il riconoscimento dell'affinità dentro la differenza, si è voluto iniziare dalla regione Puglia, che non diversamente dal Friuli Venezia Giulia è terra carsica e di frontiera, sbilanciata sul mare, punto d’intersezione tra Oriente e Occidente; territorio geograficamente esposto alla suggestione culturale del confine.
Terre dell’uomo 2010 compirà una ricognizione della cultura pugliese attraverso diverse arti. Grande spazio al cinema con un’articolata rassegna cinematografica dove spicca la prima retrospettiva completa sul regista salentino Edoardo Winspeare. Nato in Austria da padre scozzese, Winspeare è cresciuto nel Salento, a Depressa, una piccola frazione di Tricase, in provincia di Lecce, un territorio nel quale ancora oggi vive e lavora. Malgrado la sua formazione cosmopolita (studi di fotografia e di cinema a New York e a Monaco di Baviera), un amore viscerale per la Puglia, e in particolar modo per il Salento, domina la sua opera. Un territorio culturalmente complesso che Winspeare ha scandagliato con una ricca produzione documentaristica (tra cui il recente "Sotto il Cielo azzurro") e con quattro lungometraggi che hanno ottenuto riconoscimenti a livello internazionale ("Pizzicata", "Sangue vivo", "Il miracolo" e "Galantuomini").
Ma Winspeare - cui "Terre dell'uomo" dedicherà anche il primo volume monografico - non sarà l’unico cineasta ospite della manifestazione, che riserverà grande attenzione ai giovani talenti pugliesi: il magico furgoncino di Pier Paolo Giarolo "Cinemambulante", che porta schermo e pellicole anche nei paesi più sperduti in giro per l’Italia, e Cinemazero permetteranno alla manifestazione di spostarsi nei sei diversi Comuni portando uno spaccato della migliore produzione dei giovani cineasti pugliesi. In programma la retrospettiva su Pippo Mezzapesa, tra i più promettenti nuovi talenti del giovane cinema italiano, i film di Nico Cirasola (notissimo il suo "Focaccia blues", inserito nella giornata inaugurale), Giovanni Piperno, Giuseppe Sansonna (con la proiezione di "Zemanlandia", proprio nell’anno del ritorno di Zeman al Foggia), i documentari di Grignaffini e Conversano, e un Progetto memoria realizzato con la Apulia Film Commission.
Un posto speciale nella kermesse - che sarà presentata ufficialmente alla stampa alla fine di agosto nella sede udinese della Regione Friuli Venezia Giulia - sarà dedicato a Pier Paolo Pasolini, con la presentazione della mostra fotografica che documenta le riprese del film "Il Vangelo secondo Matteo" tra i sassi di Matera e la Puglia, firmata dal fotogiornalista pugliese Domenico Notarangelo. In programma anche un incontro a Casarsa sul famoso "Discorso di Lecce" di Pasolini in difesa dei dialetti.
Spazio anche alla musica con ospitalità ed eventi d’eccezione. Il più celebre gruppo salentino, giunto alla ribalta anche grazie ai primi film di Winspeare, "Officina Zoè", vera e propria forza trainante del movimento di riscoperta della pizzica, sarà in concerto a Villa Manin di Passariano giovedì 9 settembre con "Canti e danze del Salento". Ancora, in cartellone un’attesa produzione musicale di "Terre dell'uomo" con la prima assoluta di "Incjans. Concerto per piano e voce": due artisti di fama internazionale, la vocalist abruzzese Diana Torto e il pianista e compositore friulano Glauco Venier, coronano il loro sodalizio artistico cimentandosi in una performance inedita sul concetto di "folklore immaginario" con l’esecuzione di partiture ispirate a testi in lingua friulana di diversi poeti contemporanei (Pier Paolo Pasolini, Federico Tavan, Novella Cantarutti, Amedeo Giacomini ed Elio Bartolini) assieme a canti della Grecìa salentina.
La kermesse metterà anche a confronto due danze estatiche, la taranta e la furlana, parlando della loro origine ed evoluzione in un convegno organizzato con l’Associazione nata in ricordo di don Pressacco. Terre dell’uomo 2010 non mancherà di riservare attenzione anche agli aspetti enogastronomici della regione ospite, coinvolgendo alcuni tra i più noti ristoranti della zona che per tutto il periodo proporranno le loro interpretazioni della più autentica cucina pugliese, che incontrerà per l'occasione i migliori vini friulani.
Tutti gli eventi di "Terre dell'uomo" 2010 sono a ingresso libero.