C’è una cosa che che mi ha profondamente colpito di quanto ha detto Roberto De Feo durante la presentazione del suo nuovo corto "Ice cream", bel progetto a quattro mani firmato insieme a Vito Palombo.
Non era un semplice complimento al lavoro di Apulia Film Commission, era di più, era una chiave interpretativa del nostro quotidiano lavoro.
Ha detto che da quando esiste l’Apulia film commission lui sente in giro più coraggio, più forza di fare cose un tempo non immaginabili o sostenibili. Ha parlato di una sensazione generazionale e, insieme, trasversale.
Ecco, De Feo ha colto il senso vero del nostro lavoro: chiunque sa che ci siamo sempre, anche quando non dovremmo nemmeno dare ascolto. Chiunque vedrà che il Cineporto di Bari, nostra casa definitiva è fatto di vetri come a dire plasticamente della volontà di essere aperti, ospitali, trasparenti.
In quel ri/trovato coraggio c’è tutto il cuore di quel che avev(am)o in animo di fare con la nostra comune creatura. Una grande film commission a protezione di tutti e tutte i/le creativi/e di Puglia e capace insieme di dare ospitalità a tutti i bisognosi.
Ovviamente nessun percorso è lineare e perfetto. Abbiamo commesso sicuramente errate valutazioni, ma sono certo che in quei due ragazzi di Puglia abbiamo trovato il talento e, d’altra parte, che altro è il nostro mestiere se non scorgere il talento lì dove altri non sanno vedere?