Stupidari

Un assessore della destra pugliese, a secco di poltrone e desideroso di pubblicità, ha inaugurato lo sport preferito di talune opposizioni: sparare contro il popolo.
Attaccare il Bif&st, infatti, è oltremodo stupido. Per due buone ragioni.
La prima è che poi occorre essere coerenti, per il passato e per il futuro e non si deve più chiamare nessuno di Apulia Film Commission per chiedere di entrare gratis alle anteprime serali del Petruzzelli. Perché delle due l'una: se un festival è provinciale, non ci si va nemmeno. Ma se invece non lo è, i biglietti si comprano, come tutti gli altri.
La seconda ragione attiene al buon senso politico che, mi rendo conto, mal si concilia con la disperazione politica della inconsistenza: il Bif&st è seguito da decine di migliaia di persone, che vengono da tutta la Regione e da fuori Regione. Lo dicono gli albergatori, i tassisti, i commercianti.
Mettersi contro queste categorie e, soprattutto, contro i tantissimi entusiasti spettatori di tutte le età e le condizioni, vuol dire, semplicemente, essere stupidi.
Come dice il saggio Aurelio De Laurentis, infatti, "il cinema è l'intrattenimento dei poveri" e come tale va rispettato e amato e protetto.
Noi lo facciamo discretamente bene. E dalla nostra abbiamo gli spettatori.
Tutto il resto è noia, noia, noia.