Al Cineporto di Lecce (c/o Manifatture Knos, via Vecchia Frigole 36) la rassegna Avanguardie del cinema indipendente italiano - organizzata da Spaziocineforum in collaborazione con Apulia Film Commission – martedì 3 dicembre (ore 20.30, ingresso libero) presenta il film
La prima neve (It. 2013) di Andrea Segre. Prima della proiezione, il professore Giuliano Capani, docente di Storia e critica del cinema dell’Università del Salento, parlerà delle forme espressive del cinema di Segre.
Il cinema si può interessare dei drammatici temi della nostra attualità, come quello epocale dei flussi migratori, non solo con taglio tragico – per documentare dolore e vite perdute negli esodi -, ma anche con un taglio riflessivo, testimoniando le storie umane dei soggetti in cerca di una nuova vita in un mondo sconosciuto, anche in rapporto con le radici culturali di questo nuovo mondo, magari rispecchiate da un paesaggio di grande bellezza. È quello che fa Andrea Segre con il suo secondo lungometraggio di fiction (dopo il successo di Io sono Li) dal titolo La prima neve. La scrittura filmica di Segre, che dall’esperienza con il documentario – e forse anche per merito di questo - descrive la realtà autentica attraverso la finzione, è stata paragonata a quella di Olmi. Più significativo può essere il riferimento a Giorgio Diritti o a Michelangelo Frammartino, nomi importanti della cinematografia italiana, la cui crisi ormai endemica può essere superata, e non solo con le sguaiataggini di certi attuali campioni del botteghino