Da "L''eleganza del riccio" di Muriel Barbery, edizioni EO
"Non vediamo mai al di là delle nostre certezze e, cosa ancora più grave, abbiamo rinunciato all''incontro, non facciamo che incontrare noi stessi in questi specchi perenni senza nemmeno riconoscerci. Se ci accorgessimo, se prendessimo coscienza del fatto che nell''altro guardiamo solo noi stessi, che siamo soli nel deserto, potremmo impazzire."
(pag.139)
Ho finito il libro qualche giorno fa, dopo averlo lasciato un paio di mesi a decantare sulla mensola, come mio solito. Aspettavo di essere ‘pronta’: sono loro, i libri, a dirmi quando vogliono essere letti. Questa è una delle frasi che ho sottolineato. Ma prendere coscienza implica sempre anche la possibilità di scegliere diversamente. L’incontro, nel senso in cui lo intende la filosofa, è possibile anche senza incontrare la follia.