Sarà in sala dal 15 Aprile "Se sei così ti dico si" diretto da Eugenio Cappuccio, scritto da Eugenio Cappuccio e Claudio Piersanti, con la collaborazione di Guia Soncini, e nato da un’idea di Antonio Avati, con Emilio Solfrizzi, Belen Rodrigues e Iaia Forte, il film è ambientato tra la Puglia, Roma e il Texas ed è stato girato in 8 settimane.
La produzione è firmata dai fratelli Avati per DUEA FILM in collaborazione con Medusa che lo distribuisce e realizzato con il sostegno di Apulia Film Commission.
Eugenio Cappuccio, regista tra i più sensibili del panorama italiano, è noto anche a livello internazionale: quest’anno, infatti, è stato festeggiato al Festival di Locarno nella sezione Pardi di domani: 20 anni di Pardi di domani; e proprio qui nel 1995 vinse la sezione Pardi di domani con il cortometraggio d’esordio Il caricatore, codiretto con Massimo Gaudioso e Fabio Nunziata, come il lungometraggio dall’omonimo titolo girato qualche anno dopo e diventato un piccolo cult.
Con Se sei così, ti dico sì ritorna al cinema a quattro anni da Uno su due (presentato alla prima edizione del Festival di Roma) e dopo il recente Abecedario di Andrea Camilleri (un doppio dvd con libro edito da DeriveApprodi, per un lessico del Novecento, in cui lo scrittore siciliano si racconta in chiave ironica e sofisticata).
Se sei così, ti dico sì è una fotografia dei nostri tempi.
Il protagonista è Piero Cicala, un ex cantante che ha ballato una sola estate sfornando un singolo di grande successo negli anni Ottanta, poi perde tutto. Adesso fa il cuoco in Puglia nella trattoria dell’ex moglie. Insomma, un ex a tutti i livelli.
Ma un programma televisivo lo porta a Roma, dove incontra per caso Talita Cortès, una ragazza sudamericana sulla cresta dell’onda.
Lei è l’icona del successo del terzo millennio, il successo dell’industria, della pubblicità, dei profumi: Talita’s secret è la nuova fragranza che è venuta a pubblicizzare.
Lui la vede come una marziana, lei lo scambia per uno famoso. Nasce uno strana amicizia, forse ad un passo dal sogno, tra situazioni buffe e risvegli amari.
La storia è anche un confronto tra due modi di vivere il successo, due forme di popolarità, una bruciata in un solo episodio, l’altra amministrata con cura.
Ma alla fine quello che dovrebbe contare è il talento, non il gossip o l’inutile.
E, nonostante tutto, trovare la forza per ricominciare…