Da sabato 6 a lunedì 8 dicembre le Manifatture Knos, a Lecce, ospiteranno “Salento LGBT Film Fest”, rassegna di cinema a tematica LGBT organizzata dall’associazione LeA-Liberamente e Apertamente con il patrocinio di Apulia Film Commission. Il festival s’inserisce tra le azioni del Programma Integrato di Rigenerazione Urbana “Cantiere Internazionale di Arte, Cultura e Partecipazione presso l’ex Cnos di Lecce” finanziato con fondi europei (Linea 7.1 del PO FESR 2007/2013), un progetto promosso dall’Associazione Culturale Sud Est in partnership con la Provincia di Lecce e la Regione Puglia.
17 documentari, 9 cortometraggi, 3 web-series, 3 anticipazioni, 2 video, 1 film ed 1 docu-film, a tematica LGBT: questi i numeri della prima edizione del festival ideata dall'associazione LeA-Liberamente e Apertamente e curata con la preziosa collaborazione di Giovanni Minerba, direttore del TGLFF - Torino Gay and Lesbian Film Festival.
Non solo cinema, in programma anche dibattiti, laboratori per bambini, presentazioni di libri, incontri con registi e autori provenienti da tutta Italia, tre giorni intensi con moltissimi appuntamenti.
Salento LGBT Film Fest è un “contenitore pratico” e di approfondimento su un genere cinematografico quasi del tutto sconosciuto nel territorio salentino.
Oltre alle proiezioni che si susseguiranno per tutto il giorno sono tanti gli incontri ospitati dal festival, tra questi: sabato 6 dicembre (ore 9.30) il regista e direttore artistico del Torino Gay & Lesbian Film Festival Giovanni Minerba presenterà ai ragazzi delle scuole medie superiori il film di Giovanni Coda “Il rosa nudo”, che replicherà in serata alle ore 22.00; alle 17.00 la giornalista leccese Melissa Perrone incontrerà Milena Cannavacciuolo, caporedattrice del portale LezPop e autrice, insieme ad Elena Tebano, del documentario “Diversamente etero” , mentre alle 19.30 Lara Castrignanò, presidente dell’associazione Assay, incontrerà il regista Gianni Torres ed Emily Desalve, la “cantantessa” di “Unique”, il documentario che racconta cinque storie uniche al mondo in tema di transgenderismo e sarà proiettato a margine dell’incontro.
Sempre alle 19.30 la sala teatro ospiterà l’incontro con Giusi Ricciato (Cinema Dal Basso), Camilla Gorgoni (aiuto regista e montatrice), Lucia Lorè e Stefania Minghini (sceneggiatrici e interpreti), a seguire teaser di “Immaginare T” per la regia di Naike Anna Silipo.
Domenica 7 dicembre alle 16.00 GianFranca Saracino, presidente dell’Associazione Agedo Lecce, incontrerà Gaetano D’Auria, regista di “Enfine Marièes”, video-documento di un matrimonio civile tra due donne girato tra Toucoing e Lille (Francia); alle 17.30 Exenia Canepa dell’Associazione LeA-Liberamente e Apertamente incontrerà il regista Paolo Pisanelli per la proiezione del film “Roma AD 000-Nel nome dell’orgoglio” che racconta i giorni di tensione vissuti da una città (Roma) che nel luglio 2000, proprio durante il Giubileo, sta per essere invasa da migliaia di gay, lesbiche, transgender, bisessuali provenienti da tutto il mondo, in occasione del World Pride.
Alle 19.00 spazio alla presentazione di “Negli occhi il cinema, nelle mani l’amore”, il libro di Giovanni Minerba,Elsi Perrino e Mattia Surroz, che narra la vita pubblica e privata di un personaggio fondamentale per l’emancipazione del movimento omosessuale italiano: Ottavio Mario Mai, poeta, regista e storico fondatore del festival cinematografico GLBT da Sodoma a Hollywood, a dialogare con Giovanni Minerba interverrà Salvatore Tramacere (Cantieri Teatrali Koreja); l’incontro sarà replicato anche in serata (ore 20.30) per la proiezione del film “Ottavio Mario Mai” (di Giovanni Minerba) che focalizza l’attenzione sul periodo che va dal 1980 al 1992 in cui l’attivista raccontò, come regista, un mondo fino ad allora mai descritto. A chiudere la seconda giornata di festival “Playgirls
from Caracas” (dalle 22.30) festa e live show con sonorità e video-proiezioni ispirate alla video-arte e alle tematiche di genere.
Lunedì 8 dicembre (ore 16.00
) Gaia Barletta e Giovanna D’Alema di LeA-Liberamente e Apertamente incontrano Francesco Calella
che, insieme a Paola Ducci, ha firmato il progetto “Lista Nozze”, spassosa web serie dedicata a chi vuole sposarsi ma… non può. A seguire la proiezione del teaser e delle anteprime. Alle 17.30 la giornalista
Lara Napoli di IMovePuglia incontrerà Francesco D’Alessio e Matteo Rocchi
co-autori di G&T, web-serie giunta alla seconda stagione che ha già raccolto un vasto pubblico di spettatori con più di 14 milioni di visualizzazioni su Youtube; alle 19.00 spazio ai libri: la scrittrice Martina Gentile presenterà Alessandra Nicita, poetessa autrice di “Arrivò l’amore e non fu colpa mia”, raccolta di poesie che raccontano un amore lesbico vissuto in tutte le sue forme, ma non per questo libero da paure e dubbi. Alle 20.00 ultimo incontro della giornata con “Corpi e memorie” progetto di Claudia Mollese che in questo lavoro racconta la storia di Mara, transessuale che ha dato scandalo, in città e oltre, dagli anni ’50 fino al 2001, la proiezione sarà preceduta dall’incontro tra la regista e la sociologa Katia Lotteria.
Tra gli eventi correlati: sabato (dalle 16.30 alle 18.30 in biblioteca) appuntamento con le “Letture Arcobaleno” a cura dell’Associazione Fermenti Lattici, un incontro dedicato ai più piccoli per conoscere attraverso fiabe e racconti diversi modelli familiari e prevenire ogni forma di discriminazione; domenica invece alle 17.30 spazio alla performance teatrale dell’artista leccese Francesco Perrone.
Salento LGBT Film Fest è un evento ecofriendly grazie alla richiesta della certificazione volontaria “Ecofesta Puglia”, cuore pulsante del progetto “La Tradizione fa Eco- modello di sostenibilità per innovare la tradizione e rivoluzionare gli eventi pugliesi” vincitore del bando Social Innovation del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. La certificazione realizzata in questa occasione, nell’ambito del progetto “KNOSostenibile”, punta a mitigare l'impatto sul territorio dell'evento stesso attraverso attività di riduzione e differenziazione dei rifiuti, compensazione delle emissioni di CO2 e informazione e sensibilizzazione ambientale. “Ecofesta Puglia”, inoltre, è certificato ISO 20121 - standard internazionale dei sistemi di gestione per la sostenibilità degli eventi.
Il programma completo è consultabile sul sito di LeA- Liberamente e Apertamente alla pagina: www.associazionelea.org
Partner e collaborazioni: Fermenti Lattici, Officine Culturali Ergot, Cinema dal Basso, LezPop, Agedo Lecce, Lecce2019, Playgirls from Caracas, Big Sur, IMovePuglia, Lila Lecce, ASSAY
Si ringrazia: B&B Archimede, La Puccia, New Colorado Cafè, Zio Giglio, Mediacreative, Caffè Miron
Media partner: Urka
LeA-Liberamente e Apertamente è un'associazione di volontariato con sede a Lecce che si pone gli obiettivi di difendere e promuovere i diritti della comunità LGBTQ e combattere ogni forma di discriminazione delle persone omosessuali e transessuali.
Contatti: telefono: 324/0906528 - lea.lgbtq@libero.it
Giovanni Minerba – Direttore del Torino GLBT Film Festival
‹‹Nel 1975, anno del mio “Coming out”, non mi era venuto in mente ci potesse essere un Festival di cinema GLBT a Lecce… ho incominciato a pensarci dopo il 1986, quando è nato “mio” TGLFF - Torino Gay & Lesbian Film Festival. Ma come si può evincere in circa trent’anni non è successo nulla, o quasi… I tentativi fatti negli anni non hanno mai avuto un riscontro positivo, ma devo anche ammettere che ad un certo punto non c’è più stato da parte mia un impegno pressante perché qualcosa potesse succedere.
Ma adesso poco importa il passato, perché ce l’hanno messa tutta, la caparbietà necessaria, le ragazze e i ragazzi di “LeA-Liberamente e Apertamente”, ce l’hanno fatta, ed eccoci qua ad assistere a “qualcosa di normale” (come recita il loro slogan). Anche se devo dire, che io alla fine tanto “normale” non mi sento… e mi chiedo: sarà che negli anni me lo sono sentito ripetere più volte e quindi mi sono assuefatto?
Vabbé, per questa volta ho deciso di sentirmi normale, sono stato invitato e quindi verrò nella mia Lecce, anche con i film miei e di Ottavio, colui che insieme a me trent’anni fa iniziò a far succedere “qualcosa di normale” a Torino››.