Ritorna “Reale Virtuale e Immaginario”, un evento straordinario nato dalla collaborazione tra il Centro Studi e Ricerche di Apulia Film Commission e i Corsi di Scienze della Comunicazione – Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione (Uniba), con la partecipazione di MEM – Mediateca Emeroteca Musicale – e di S/Murare il Mediterraneo.
Doppio appuntamento, venerdì 3 maggio, all’Ateneo di Bari e alla Libreria Prinz Zaum per esplorare l’immaginario afrofuturista con due ospiti d’eccezione: A Qadim Haqq, l’artista visuale della scena musicale di Detroit, e Andrea Benedetti, producer romano e profondo conoscitore delle musiche black. L’edizione di quest’anno si propone di esplorare archetipi, ossimori e matrici degli scenari black connessi con il futuro attraverso le opere pittoriche e i fumetti di A Qadim Haqq e la narrazione sonora di Andrea Benedetti.
La fantascienza black, spesso ispirata alla deportazione nelle navi negriere dei futuri schiavi verso l’America, insieme alle sonorità della techno e dell’electro, sono espressioni di una tragedia umana vecchia di 400 anni e che oggi ritorna quanto mai attuale, a causa delle inarrestabili morti nei mari del Mediterraneo. Il seminario inizia alle 15 con i saluti istituzionali della presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco, del Direttore del Dipartimento ForPsiCom, Giuseppe Elia, di Anna Montefalcone (Centro Studi e Ricerche di AFC) e dei coordinatori dei Corsi di Scienze della Comunicazione, Filippo Silvestri e Ylenia De Luca.
Prosegue con l’introduzione sull’Afrofuturismo di Claudia Attimonelli (MEM, ForPsiCom) con le storie della musica nera di Andrea Benedetti (Mondo Techno, Roma), a seguire l’atteso talk con l’artista e illustratore A Qadim Haqq (Detroit) e la partecipazione del Gruppo di Ricerca MEM, composto da Grazia Ciani, Michele Di Stasi, Lorenzo Montefinese e Roberta Troiano. Le conclusioni sono affidate a Paola Zaccaria (S/Murare il Mediterraneo). Partecipano gli studenti dell’Ipsia Santarella.
Alle 19.30 l’evento continua alla libreria Prinz Zaum per una presentazione audiovisuale del volume “Mondo Techno” (Stampa Alternativa 2018) di Andrea Benedetti e per lo straordinario live painting di Qadim Haqq. L’Artista di Detroit esporrà per l’occasione le preziose opere, copertine di vinili di culto della scena di Detroit e le tavole di prossima pubblicazione relative al graphic novel, The Book of Drexciya.
Nato nell’alveo della diaspora africano-americana, l’afrofuturismo parte da alcuni assunti fondamentali: l’omologia tra schiavo, alieno e robot derivata dall’esclusione dei neri dall’ordine del discorso sul futuro e sullo sviluppo tecnologico e maturata in seguito alla tragedia della schiavitù e delle morti occorse durante le deportazioni del Middle Passage. L’estetica di A Qadim Haqq restituirà il senso di questo movimento, che include tra gli altri, le opere di Sun Ra and the Arkestra Miles Davis e Jimy Hendrix, Basquiat, John Akomfrah, Kodwo Eshun, Octavia Butler, Missy Elliott, Grace Jones, Rihanna, Erykah Badu, Drexciya, Jeff Mills, fino al recente successo cinematografico di Black Panther e Spiderman into the Spiderverse.
PROGRAMMA
AFROFUTURISMO E BLACK SCIENCE FICTION – Aula Magna Ateneo, Università degli Studi di Bari
H 15.00 Saluti istituzionali | Simonetta Dellomonaco (Presidente AFC), Giuseppe Elia (Direttore ForPsiCom), Anna Montefalcone (Centro Studi e Ricerche AFC), Filippo Silvestri e Ylenia De Luca (Coordinatori dei Corsi di Scienze della Comunicazione)
H 15.20 Introduzione | Claudia Attimonelli: Afrofuturismo e The last Angel of History di J. Akomfrah | Università Aldo Moro di Bari, MEM -Mediateca Emeroteca Musicale
H 15.50 Andrea Benedetti: Somewhere in Detroit, storie di musiche nere | Roma
H 16.10 Michele Di Stasi: Drexciya, Soul of the Sea | MEM Bari
H 16.25 A Qadim Haqq: Talk – Sonic fiction | Detroit
H 17.10 Roberta Troiano: Tunnel, breve viaggio editoriale nella cultura cyber-techno | MEM Bari
H 17.25 Lorenzo Montefinese: From slaveships to spaceships: immaginari sonici | MEM Bologna
H 17.40 Grazia Ciani: Black Panther, House of Malakai, moda e immaginari afrofuturisti | MEM Bari
H 17.55 Conclusioni | Paola Zaccaria: The Black Atlantic e le matrici della liquefazione dell’appartenenza | S/Murare il Mediterraneo
H 18.20 Interventi dal pubblico
Partecipano gli studenti dell’IPSIA Luigi Santarella – indirizzo audiovisivo, coordinati da Sabrina Scura.
CFU 0,25 per gli studenti di Scienze della Comunicazione, Scopsi, Sieps
______________________________________________________________________
SONIC FICTION e TECHNO ART – Prinz Zaum
H 19.30 Andrea Benedetti presenta Mondo Techno | Stampa Alternativa 2018.
Live Painting di A Qadim Haqq ed esposizione delle illustrazioni della scena Techno detroitiana (Underground Resistance) e anteprima di The Book of Drexciya
______________________________________________________________________
Ulteriori informazioni:
Afrofuturismo è un termine di recente adozione che si riferisce alle culture nere metropolitane che si muovono tra cinema, letteratura fantascientifica, musica (hip hop e techno), grafica e produzione di videoclip. L’immaginario che ne deriva reca i segni del passato ancestrale e del futuro mai accaduto, al punto che il termine in sé a primo impatto risuona come un ossimoro. Dai primi scritti in cui compare la parola Afrofuturismo – 1992, Mark Sinker: Loving the alien su The Wire e 1993, Mark Dery: Black to the future. Afrofuturism – ad oggi, l’afrofuturismo riceve sempre più attenzione da parte di media e pubblico, coinvolge cinema, moda e architettura, in particolare inscenando spazi urbani distopici, dove esperire multiversi.
Haqq insieme ad Andrea Benedetti, la memoria storica dell’avvento della techno in Italia, fondatore di Tunnel e infaticabile diffusore delle musiche black nordamericane, insieme al Gruppo di Ricerca MEM ci immergeranno nelle atmosfere acquatiche di mondi sommersi.