Si svolgerà nel cineporto di Bari, il prossimo 6 giugno, alle ore 18,30, nel padiglione 180 della Fiera del Levante (Fondazione "Apulia Film Commission"), la presentazione del cortometraggio "L'ANIMATTORE", scritto e ideato dall'avvocato e giornalista pubblicista Christian Montanaro, già realizzatore in passato del cortometraggio animalista "Occhi negli Occhi" e direttore artistico dei festival di cortometraggi "Movieract" e "A-Day Movies".
Il cortometraggio tratta in maniera ironica ma profonda il tema della terza età, attraverso gli apparentemente bizzarri comportamenti del suo protagonista Enrico Marini, magistralmente interpretato da un sorprendente Alberto Rubini.
"La felicità non ha età": questo il messaggio che intende lanciare il cortometraggio, diretto dallo stesso Christian Montanaro insieme al filmaker barese Vincenzo V. M. Frascà (che nei giorni scorsi ha presentato nella medesima sede l'altro suo lavoro, "Dracula, domani è un'altra notte") e prodotto in collaborazione con il Rotaract Club Bari Agorà e la Wake Up Productions.
A far parte del cast anche la nota attrice teatrale Ketty Volpe, il giornalista Filippo Donvito (tuttora impegnato nell'ultimo lavoro di Gianni Colajemma, "Il Sindaco sono io", di scena al teatro Barium), Chicco Salerni e lo stesso Christian Montanaro, oltre ad un numero notevole di comparse e partecipanti.
"L'opera ha un chiaro rilievo sociale - spiega Christian Montanaro -. Il tema della terza età è una piaga della nostra società e spesso, purtroppo, non se ne parla a sufficienza. Quando ho scritto "L'animattore" ho pensato che sarebbe stato originale ed utile cercare di interessare il pubblico attraverso una diversa caratterizzazione del personaggio del cosiddetto anziano, e la straordinaria performance di Alberto Rubini credo possa aiutare a sensibilizzare e riflettere maggiormente sull'argomento rispetto a sterili parole.
Dello stesso avviso anche Vincenzo V.M. Frascà. " Ho amato da subito "L'animattore", perchè mi ha permesso di esprimere attraverso il mezzo cinematografico quello in cui credo di più, e cioè la gioia di vivere e di non doversi giustificare per questo, ma "L'animattore" è anche e soprattutto poesia, liberata grazie ai suoi sinceri interpreti. Un'esperienza che resterà sempre viva nel mio cuore".
Il nostro obiettivo - prosegue Christian Montanaro - è quello di aiutare a far comprendere che il termine "vecchio" non significa necessariamente "inutile" o "finito". Ognuno è ingranaggio di un sistema e utile al suo corretto funzionamento, a qualunque tappa della vita si trovi, e ci auguriamo di poter esportare questo nostro messaggio, racchiuso nel prodotto cinematografico, non solo in Italia, ma anche all'estero, nei festival del settore e in conferenze apposite ad hoc, seppur nei limiti attualmente consentitici dalle risorse economiche a disposizione".
L'opera, infatti, è stata interamente autoprodotta e costituisce, pertanto, un lavoro indipendente ed autogestito, che ha potuto usufruire, oltre che della partecipazione amichevole e gratuita dei protagonisti, anche dell'ospitalità di numerose locations e della collaborazione di piu' partner (tra cui il "Nilaya Club", il risto-pub "Whisky a go go", lo "Studio Legale Montanaro", il centro tatuaggi "Wolf Tattoo studio", la scuola di ballo "All Dance", l'"Hotel Moderno", l'agenzia di comunicazione "Intuendo s.r.l." e l'associazione culturale "Marluna teatro").
Primo appuntamento, dunque, venerdì 6 giugno p.v., in un evento patrocinato dal Rotaract Club Bari Agorà, in collaborazione con il Rotary Club Bari Castello, presso il cineporto di Bari.
Foto di locandina realizzate da Mavj Mengarda con realizzazione tecnica di Michele Proscia.