Presentata questa mattina a Brindisi, l’ottava edizione di “Life After Oil International Film Festival”

Presentata questa mattina a Brindisi, l’ottava edizione di “Life After Oil International Film Festival”

Si è tenuta questa mattina nella Sala dell'Università di Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, la conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione di “Life After Oil International Film Festival”, manifestazione cinematografica dedicata ai temi dell’ambiente e dei diritti umani che approda per la prima volta in Puglia. 

“Sono infinite le connessioni possibili tra il tema centrale di “Life after oil”, le politiche regionali in tema di ambiente e il luogo che ospita la manifestazione, Brindisi - commenta Simonetta Dellomonaco, presidente della Fondazione Apulia Film Commission-. La transizione ecologica è già un’urgenza della nostra società e una manifestazione che mette al centro questa tematica non può che avere il sostegno di Apulia Film Commission e di Regione Puglia. Una manifestazione speciale, che utilizza il cinema come mezzo per una comunicazione più grande, più importante. La sensibilizzazione della popolazione ai grandi temi dell’attualità attraverso l’audiovisivo è una strada che stiamo percorrendo già da qualche anno. Lo abbiamo fatto attraverso progetti come il Social Film Fund, ma anche collaborando con istituzioni come l’Aress e la Protezione Civile. È una strada che non abbiamo intenzione di abbandonare e su cui investiremo sempre di più”.

Life After Oil, festival cinematografico che si occupa in maniera specifica dei temi relativi all’ambiente e ai diritti umani a livello internazionale, arriva all’ottava edizione. Con una grande novità. Dalla Sardegna si allarga anche alla Puglia, con un virtuale abbraccio tra Brindisi, dove si svolgeranno le prime due giornate della manifestazione (17 e 18 settembre), e Villanovaforru, paese nella provincia del Sud Sardegna dove il festival proseguirà per altri cinque giorni (dal 22 al 26 settembre). Una collaborazione resa possibile dalla volontà dei due Comuni ospitanti, il contributo della Regione Sardegna e della Regione Puglia, il sostegno dell’Apulia Film Commission e della Fondazione Sardegna Film Commission. Due territori uniti anche nel ricordo della compianta Valentina Pedicini, regista brindisina legata all’isola per aver girato nel Sulcis il film “Dal profondo” e scomparsa lo scorso autunno, che sarà omaggiata durante il festival e alla quale da quest’anno è dedicato uno dei premi del concorso.

Continua così la crescita della rassegna organizzata dall’associazione culturale Life After Oil, con la direzione di Massimiliano Mazzotta, che dal 2014 utilizza il cinema come strumento di conoscenza e informazione, oltre che per la valenza artistica, su temi che dovrebbero riguardare tutti come appunti quelli legati all’ambiente e ai diritti umani. Dopo essere passato per Martis, Stintino, Ottana, Cagliari e Santa Teresa Gallura, il festival ha trovato quest’anno una nuova casa in Sardegna a Villanovaforru. L’amministrazione comunale ha voluto fortemente questa collaborazione e l’entusiasmo degli abitanti ha portato, in attesa della manifestazione, all’idea di un laboratorio con i bambini del paese dal quale è nata la sigla, realizzata con la tecnica d’animazione passo uno, che aprirà le proiezioni tutte le sere.

 

FILM ISCRITTI E SELEZIONATI

Arrivano da 86 Paesi diversi le 1036 opere che hanno partecipato al bando per questa edizione di Life After Oil. La commissione di selezione – composta da Birgit Schuler, Claudia Morelli, Cinzia Ghiani, Elisa Russi, Emiliano Froldi, Fabio Canessa, Francesco Mazzotta, Francesco Villa, Gianfranco Lunetta, Marco Piras, Massimiliano Mazzotta, Mauro Negri, Raffaela Lunetta, Riccardo Albuzzi e Riccardo Russi – ha ammesso al concorso 49 film tra lungometraggi e corti di diverso genere (documentari, fiction, lavori di animazione e sperimentali) di cui 8 sono opere prime. Come sempre il numero di temi affrontati dai registi con i loro lavori, sia dal punto vista ambientale sia da quello dei diritti umani, è molto ampio. Si va dall’agricoltura sostenibile ai danni alla salute provocati dall’inquinamento, dalla violenza di genere ai diritti dell’infanzia negati, da storie di riscatto sociale a buone pratiche di tutela del paesaggio.

 

LE OPERE IN CONCORSO

Sono 7 le sezioni competitive di questa edizione del festival: lungometraggi ambiente, cortometraggi ambiente, mediometraggi diritti umani, cortometraggi diritti umani, world panorama, animazioni, sperimentali. Le proiezioni si terranno a Brindisi (tra il Cinema Arena Eden in viale Francia e il Cinema Teatro Impero in via De' Terribile) e Villanovaforru in piazza Costituzione (in caso di maltempo CAS Centro di accoglienza straordinaria Hotel I Lecci Viale del Rosmarino).

 

AMBIENTE lungometraggi

A formare la sezione dei lungometraggi sui temi ambientali sono 4 film. Due di questi si concentrano sul rapporto tra l’uomo e la terra e un modo coltivare tradizionale e sostenibile: “Earth Muted”, girato in Cina dagli svedesi Asa Ekman, Mikael Kristersson e Oscar Hedin, e il peruviano “Mothers of the land” firmato da Alvaro e Diego Sarmiento. In concorso anche “Ophir” di Alexandre Berman e Olivier Pollet sulla rivolta indigena in Papua Nuova Guinea e “Inferno in paradiso” (anteprima italiana) di Tiziana Caminada sul contrasto tra bellezza e inquinamento nel Salento. Compongono la giuria il regista e docente di documentario Lorenzo Hendel, il critico cinematografico Giampiero Raganelli, il giornalista Pietro Dommarco.

 

DIRITTI UMANI mediometraggi

Tra i film iscritti nella sezione, pensata sia per lunghi sia per mediometraggi, i selezionatori hanno scelto soltanto lavori che per durata rientrano nella seconda categoria. Per questo motivo sarà una sfida tra 4 mediometraggi quella del concorso riservato alle opere che per tema fanno parte della sezione. Da “Bedu Beddna Naiesh” di Tekla Taidelli che ripercorre la storia dei beduini, al lavoro di archivio sulle miniere del Sulcis fatto da Daniele Atzeni con “Inferru”, dall’indagine sulla rete WikiLeaks proposta da Luc Hermann, Nicolas Vescovacci e Paul Moreira con “Julian Assange: The Price of Truth” (anteprima italiana) al documentario “The Lost Kids of Kalahari” di Niccolò Bruna sulla scuola come speranza per i giovani delle comunità africane. I tre giurati della sezione sono il regista Michael Niermann, la produttrice Barbara Conforti, lo scienziato Annibale Biggeri.

 

AMBIENTE cortometraggi

Sono 9 i brevi film che fanno parte della sezione corti dedicati alle problematiche ambientali. Tra questi “Il muro bianco” di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi che affronta in versione fiction il tema della presenza di amianto nelle scuole italiane, “It’s look sunshine” del coreano Kim Seunghwan che racconta una storia dove viene sottolineata l’emergenza causata dalla plastica in mare, “Padenti” del sardo Marco Antonio Pani sulla raccolta del sughero, il documentario “The waste on the hills” girato da Himawan Pratista in una discarica in Indonesia. La giuria è formata dalla giornalista Valeria Serra, il regista Andrea Mura e la critica cinematografica Adriana Rosati.

 

DIRITTI UMANI cortometraggi

Grande varietà di temi offrono gli 8 lavori della sezione corti sui diritti umani. Dei numerosi brevi film visionati la commissione di selezione ha deciso di portare in concorso, tra gli altri, il documentario Pugni Chiusi - Il Pugilato in Carcere di Alessandro Best che segue la vicenda di alcuni detenuti del carcere milanese di Bollate e della loro voglia di riscatto attraverso il pugilato, la fiction “Batyr” della regista kazaka Yelena Lissassina che racconta una dura storia di violenza sulle donne, e il mockumentary “Cracolice” di Fabio Serpa sul traffico dei rifiuti in un paesino sulla costa del Mar Tirreno. A scegliere il migliore tra questi film saranno il giornalista Luca Mirarchi, il fotoreporter Gabriele Torsello e Carlotta Lucato, direttrice del Posada Film Fest.

 

ANIMAZIONI

Sempre belle sorprese regala il linguaggio dell’animazione al quale il festival dedica una sezione specifica. Nella selezione si trovano lo svizzero “Heart Food” di Muharrem Hakan Cavdar, sul tema del cibo, “This Side, Other Side” dell’iraniana Lida Fazli che tocca l’argomento della guerra, e altri sei lavori arrivati da diverse parti del mondo. 8 cortometraggi che saranno votati, per decretare il vincitore, dalla Consulta Giovani di Villanovaforru composta da Alessandro Mandis, Chiara Pistis, Matteo Mandis, Michele Farris, Nicola Garau, Sara Cilloco e Silvia Mandis.

 

SPERIMENTALI cortometraggi

Altri 8 film, diversissimi tra loro, sono stati scelti per la categoria di lavori sperimentali. Dall’originale sguardo su Teulada di Emanuele Massa in “S’espropriu” al videoclip sui fanghi tossici in Brasile confezionato da Virginia De Ferrante in “Lama”, al corto “Smile of the Mask” dell’iraniano Abbas Ghazali che affronta il tema delle donne sfigurate dall’acido. A scegliere il miglior lavoro di questa sezione sarà un gruppo di studenti del Conservatorio di Cagliari (sezione musica elettronica) composto da Alberto Zucca, Emanuela Orrù, Giulia Arduino, Giovanni Alborghetti, Marco Fadda, Margherita Lavena, Mattia Scioni, Mauro Pani, Ylenia Lampis. A coordinarli il docente Daniele Ledda.

 

WORLD PANORAMA cortometraggi / Tema libero

“Inverno” di Giulio Mastromauro, già vincitore del David di Donatello, e Nikola Tesla - The man from the future diretto da Alessandro Parrello e incentrato sul visionario scienziato serbo che fu un pioniere in diversi campi e in particolare dell’elettromagnetismo sono due degli 8 titoli che compongono la sezione in cui trova spazio anche il nuovo lavoro del regista sardo Matteo Incollu intitolato “Male Fadàu. La giuria è composta da un gruppo di migranti richiedenti asilo presenti nel centro di accoglienza straordinaria di Villanovaforru: Balde' Yaya, Ben Salem Kaoutar, Ben Salem Nesrine, Ejere Joy, Idowu Osas, Merouani Narimane, Okoduwa Terry, Osadeba David, Sunday Success.

 

I PREMI

Le opere in concorso si disputeranno i premi e le menzioni nelle diverse sezioni del festival. Al miglior lungometraggio sui temi dell’ambiente andrà il Premio Giuseppe Ferrara, 1000 euro offerti dal comune di Brindisi e una scultura dei Giganti di Mont’e Prama omaggio del comune di Villanovaforru. Il miglior mediometraggio sui diritti umani riceverà il Premio Valentina Pedicini, 1000 euro dal comune di Ottana e la maschera tipica del carnevale dello stesso paese barbaricino. Il miglior cortometraggio della sezione ambiente verrà premiato con un coltello di Pattada. Il miglior cortometraggio della sezione diritti umani avrà invece come premio una maschera della Sartiglia donata dal comune di Oristano. Al miglior lavoro sperimentale una maschera sarda grazie al Conservatorio di Cagliari e a quello d’animazione una scultura pintadera consegnata dalla Consulta giovani di Villanovaforru. Una pergamena andrà al vincitore della categoria World Panorama. Previste inoltre una menzione speciale per la sezione diritti umani che verrà attribuita da Emergency Gruppo Sassari, una per il miglior cortometraggio che verrà assegnata da Italia Nostra, una per il miglior film del festival attribuita da Medicina Democratica e una menzione speciale per il miglior film sull’ambiente che verrà data dal WWF di Sassari.

 

EVENTI COLLATERALI

Non solo cinema. A Villanovaforru le ultime quattro serate di proiezione saranno precedute in Piazza Costituzione da alcuni eventi collaterali tra performance, magia, musica. Il 23 settembre protagonisti ALBERTO PARUFFO E MICHELA PICCOLI con “Dalla padella alla brace. Storia di una rivolta”, testimonianza performativa della lotta contro l’inquinamento dell’acqua da sostanze Pfas in Veneto. Il giorno dopo spazio ai trucchi e alla simpatia del mago giapponese giramondo KEIICHI IWASAKI, conosciuto dal grande pubblico per aver partecipato a Italia’s Got Talent. Stessa trasmissione che ha consacrato, vinse infatti l’edizione di cinque anni fa, il talento di MOSES CONCAS. Virtuoso dell’armonica e del beatbox, il musicista sardo si esibirà a Villanovaforru il 25 settembre. Nell’ultima giornata salirà invece sul palco la cantautrice CLAUDIA CRABUZZA. Torna inoltre dopo l’esperimento dell’anno scorso il torneo di calcio a cinque Life for Football che punta a creare una fusione tra sport, salute e ambiente oltre ad avvicinare i giovani al cinema e alle tematiche del festival. La seconda edizione si svolgerà dal 23 al 26 Settembre dalle 15 alle 18 sul campo sportivo comunale di Villanovaforru, e vedrà sfidarsi otto squadre. Durante la serata finale verranno premiati i vincitori del torneo organizzato dall’associazione culturale Life After Oil in collaborazione con il comune, e la polisportiva di Villanovaforru.

 

PARTNER

Il festival è organizzato dall’associazione culturale Life After Oil con il contributo di: Comune di Brindisi, Comune di Villanovaforru, Regione Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, Apulia Film Commission, Fondazione di Sardegna, Medicina Democratica. Il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Oristano, Comune di Ottana, Comune di Pattada, Ministero della transizione ecologica, Ministero della Cultura, Conservatorio di Cagliari. In collaborazione con Animas de Sardinia di Gian Paolo Marras, Ottana (NU), Apostrophe Cultura e Spettacolo di Alberto Pisu, S.T.Gallura (SS), Associazione Culturale TiConZero, Cagliari (CA), Associazione Pro loco, Villanovaforru (SU), Be Project, Lecce (LE), Ceramiche Sale di Alessio Sale, S.T.Gallura (SS), Consulta Giovani di Villanovaforru, Cooperativa Servizi Sociali, Capo d'Orlando (ME), Emergency Gruppo di Sassari, FINS Federatzione Isport Natzionale Sardu, Grandi Luci di Tony Grandi, Sassari (SS), Italia Nostra, Parco e Museo Genna Maria, Villanovaforru (SU), Polisportiva Villanovaforru, Posada Film Festival, Posada (NU), Sardex Pay, Serramanna (VS), Sportello Linguistico Regionale della Regione Autonoma della Sardegna, Spunk Srl, Sanluri (SU), Subiddanoesu, Villanovaforru (SU), Turismo in Marmilla Soc. Coop., Villanovaforru (SU) e WWF Sassari.