Lecce, 11 dicembre 2015 – Un giovane leccese, poco più che ventenne, finito nel circuito penale minorile per un grave reato e sottoposto a misure alternative, finalmente assapora l’idea di poter tornare a essere un uomo libero: mancano pochi giorni alla fine del suo periodo di messa alla prova, ma tre anni di buona condotta e di duro lavoro in comunità rischiano di essere messi a repentaglio da un’amicizia pericolosa.
È la storia di Angelo (titolo provvisorio), la web serie a firma del regista Luca Bianchini, che in dodici episodi racconta il mondo della giustizia minorile attraverso il volto e le drammatiche vicende reali di uno dei dieci ragazzi ospiti della Comunità Ministeriale di Lecce, Angelo, che oggi ha un contratto come tutor con la Cooperativa Sociale Phoenix che lavora soprattutto con i minori a rischio.
Coprodotta da L’Alveare Cinema e Rai Fiction, realizzata con il sostegno di Apulia Film Commission e con il supporto del Ministero di Giustizia, la web serie è stata presentata oggi alla stampa nel corso di una conferenza al Cineporto di Lecce a cui hanno preso parte, oltre al regista, anche: la componente del Cda di Apulia Film Commission Chiara Coppola, il produttore de L’Alveare Cinema e cosceneggiatore della docufiction, Paolo Bianchini, il grande rapper leccese Paolo Morelli alias Aban, tra gli autori della colonna sonora della web serie che ha un ruolo centrale nel racconto. All’evento erano presenti anche i ragazzi della Comunità.
Diretta dal regista Luca Bianchini, che è anche cosceneggiatore insieme a Paolo Bianchini, Danilo Chirico e Chiara Laudani, la web serie vede sul set persone e non attori che realmente provengono dal circuito penale minorile. Dal protagonista Angelo al suo alter ego Domenico, altro ragazzo della comunità dal futuro incerto, al tutor Francesco, educatore dal passato burrascoso che rappresenta quasi un fratello maggiore per Angelo, alla fidanzata Monica e all’amico conosciuto in carcere e gravemente malato, Giuseppe.
«La docufiction è una trasposizione della realtà con un montaggio spigoloso che guarda al confronto tra i giovani in comunità, ma anche tra loro e gli operatori che sono stati una straordinaria scoperta, lavorano con grossa devozione e fuori da ogni giudizio morale - ha dichiarato il regista Luca Bianchini –, Angelo è un ragazzo molto determinato che vuole tornare alla vita, che si chiede come sarà il suo futuro, che ha speranze e sogni come quelli dei suoi coetanei fuori dal carcere».
«Senza l’aiuto e i volti delle persone che realmente sono dentro a questo mondo, la docufiction non avrebbe suscitato le stesse emozioni e lo stesso risultato – ha dichiarato il produttore e cosceneggiatore Paolo Bianchini –, questo lavoro, dopo il film ‘Il sole dentro’ e la web serie ‘Il bar del Cassarà’, si inserisce nel filone dei temi sociali che affronta L’Alveare Cinema che è sempre stata anche un progetto culturale, una continua sperimentazioni di linguaggi che hanno l’ambizione di aprire una finestra sul mondo per ascoltarlo e raccontarlo nella sua complessità».
«La fiction ‘Angelo’ dimostra come il cinema riesca a portare libertà nei luoghi in cui questa viene meno – ha dichiarato la componente del Cda AFC, Chiara Coppola -, la comunità minorile così diventa set creando un ponte tra il “dentro” e il “fuori”, tra il carcere e la realtà esterna di cui il cinema è portavoce. L’esperienza attoriale, affiancata da un laboratorio settoriale di “arti e mestieri”, rappresenta un’opportunità di reinserimento e l’occasione per iniziare ad immaginare un nuovo percorso di libertà. Il linguaggio innovativo della web serie consente di arrivare ad un pubblico giovane e coinvolgerlo in un percorso di riflessione e sensibilizzazione sulla legalità».
Girata interamente a Lecce, tra i locali dell’ex distilleria De Giorgi e della Comunità Ministeriale, la web serie vede terminare le riprese domani. Queste, iniziate il 16 novembre, sono state affiancate da un laboratorio di arti e mestieri del cinema che ha coinvolto i ragazzi ospiti della Comunità Ministeriale di Lecce (dieci in totale) nella realizzazione del backstage. Ciascuno di loro, a fronte di un sussidio giornaliero di 10 euro, ha avuto così la possibilità di apprendere le conoscenze e le competenze necessarie per dare vita a un prodotto audiovisivo e, se interessato, avrà in seguito l’opportunità di continuare come professionista attraverso Apulia Film Commission e Rai Fiction.
A metà tra fiction e docufilm, ‘Angelo’ uscirà nel 2016 e sarà trasmessa sui canali Rai e sul portale Ray.rai.it