Trovo davvero bizzarra e profondamente italiana la polemicuccia post veneziana sui premi non assegnati dalle giurie ai film italiani che, secondo alcuni, tratterebbero temi poco universali.
Peccato che giganti della regia e del pensiero si siano piegati a queste logiche da scannatoio, fomentate da una stampa spesso in cattivissima fede.
I registi parlano con i loro film e chi fa l'industria con la qualità del proprio lavoro. Le giurie decidono secondo linee di pensiero autonome e non vanno influenzati dai direttori dei festival.
Abbiamo una quota di mercato alta e tanto basta a raffreddare gli animi. Almeno spero.
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Come tutte le manifestazioni ………capita molto spesso che le polemiche siano piu’ importanti degli stessi avvenimenti, ma fanno parte di un evento di portata nazionale. E’ giusto accettare il verdetto ed e’ giusto polemizzare, se si ha da polemizzare ….ovviamente. Io credo, che tutti debbano fare un passo indietro e lasciare lavorare chi di questo lavoro e’ maestro, anche nel suo piccolo. L’arte cinematografica ha bisogno della critica e dei giudizi e dei verdetti ….anche se poi il vero verdetto e’ solo quello del pubblico. Credo che l’industria cinematografica debba continuare a dare sempre il meglio ….non dimenticandoci che il nostro paese ha dato a questo mondo nomi eccellenti ed illustri da Sergio Leone a Fellini e Visconti, V.De Sica – Monicelli – Pasolini ecc…ecc..ecc… Attori come Sordi, De Curtis, Gasman,Mastroianni,Loren,U.Tognazzi, ecc.ecc….ecc…….hanno dato lustro e dignita’ all’industria della pellicola, noi abbiamo solo un dovere………. cercare se riusciamo a fare come loro. Venezia, come Cannes o Berlino sono solo banchi di prova, ed e’ giusto che sia così. W il cinema