L’Apulia Film Commission, attraverso i fondi Apulia National Film Fund (il fondo per le produzioni cinematografiche da realizzarsi in puglia), finanzia “Rudy Valentino, divo dei divi” di Nico Cirasola. Con Apulia Development Fund, invece, finanzia lo sviluppo della sceneggiatura di due soggetti: “Dei” di Cosimo Terlizzi, prodotto dalla “Buena Onda” di Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, e “Viva” di Ann Marie Di Mambro, prodotto da “Cinatura” di Kees Kasander, produttore di Peter Greenaway.
Torna dietro la macchina da presa il regista barese Nicola Cirasola. Lo farà raccontando, fra realtà e finzione, il ritorno a Castellaneta del noto divo del cinema muto Rodolfo Valentino. Un viaggio immaginario ambientato nell’estate del 1923 in cui l’attore pugliese, accompagnato dalla seconda moglie americana (la scenografa Natascia Rambova), torna per rivivere la magia della sua infanzia. Ma l’impatto con la sua città natale, non sarà come il divo di Hollywood l’aveva immaginato.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Apulia Film Commission riunitosi giovedì 6 febbraio 2014, ha vagliato i tre progetti filmici presentati per i finanziamenti 2014 dell’Apulia National Film Fund (fondo per le produzioni cinematografiche da realizzarsi in Puglia), bando a sportello che garantisce sostegni automatici e aperti tutto l’anno, fino a esaurimento della dotazione finanziaria. Di questi ha ottenuto il contributo solo “Rudy Valentino, divo dei divi” (Bunker Lab) di Nico Cirasola, lungometraggio che ottiene 68.153,20 euro per un impatto sul territorio pari a 340.766,00 euro.
Il CdA di Apulia Film Commission, inoltre, ha scelto due storie, su 9 progetti presentati, fortemente legati al territorio e caratterizzati da temi universali. I due soggetti selezionati, ottengono 15mila euro ciascuno per lo sviluppo della sceneggiatura per un totale di 30mila euro.
“Viva” di Ann Marie Di Mambro, è un soggetto nato durante l’ultimo Puglia Experience, il workshop internazionale di scrittura cinematografica organizzato da Apulia Film Commission. Una storia vera in cui si racconta la vicenda di Viva, giovane donna trentenne, il cui il nonno di origini italiane rivela la vicenda di un prezioso dipinto nascosto durante la seconda Guerra Mondiale nel paese di Collesanta. Ambientato sul Gargano, la ragazza in un viaggio avventuroso incontrerà l’amore e sarà l’artefice del ritrovamento del dipinto nella cappella del parroco del paesino. Il lungometraggio sarà prodotto da “Cinatura” di Kees Kasander, noto per essere il produttore del regista inglese Peter Greenaway.
“Dei” di Cosimo Terlizzi, invece, racconta la vicenda Martino, giovane studente di Bari, che ha percorso a piedi di notte la distanza che separa la città dal suo paesino rurale. Un lungo cammino iniziatico, ricco di prove fortuite, che lo metterà di fronte a un segreto di famiglia e lo aiuterà a superare le sue paure. Colto in una particolare fase della sua vita, Martino cercherà di capire come lottare per un futuro e un'identità che appaiono incerti.
Anche per questo caso, il lungometraggio è affidato all’importante produzione della Buena Onda, fondata nel 2008 da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Viola Prestieri produttore esecutivo di alcuni dei più premiati film italiani tra cui ricordiamo “La Grande Bellezza”, “This must be the place”, “Il divo”, “Le conseguenze dell'amore” di Paolo Sorrentino.
“Dei” e “Viva”, sono i due soggetti selezionati per Apulia Development Fund, il fondo istituito dall’Apulia Film Commission e destinato allo sviluppo di progetti di sceneggiature originali o adattate da opere letterarie di particolare rilievo culturale, sociale e territoriale, ambientate in Puglia. Il sostegno di sviluppo, che eroga contributi diretti a sostenere fino al 50% del budget, tende a favorire la realizzazione di progetti filmici nella Regione e a sostenere i talenti pugliesi della scrittura audiovisiva, contribuendo così alla diffusione delle identità culturali e creative pugliesi.
Come da regolamento, la valutazione consultiva della qualità artistica è stata affidata a due critici cinematografici: Massimo Causo e Giuseppe Gariazzo. Al Consiglio di Amministrazione di AFC, invece, spetta il giudizio complessivo dell’opera filmica.