E’ la prima volta che l’Apulia Film Commission allestisce, in contemporanea, nei Cineporti di Bari e Lecce una mostra fotografica. L’occasione nasce da "NOI CREDEVAMO – Il risorgimento secondo Martone che, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, sarà visibile nelle due diverse strutture a partire da domani, martedì 25 ottobre, fino al 27 novembre 2011 nei seguenti orari: al Cineporto di Bari dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, al Cineporto di Lecce dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.
La mostra è composta da fotogrammi del film "Noi Credevamo" di Mario Martone, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, che proprio in Puglia (tra Castello di Bovino e Castello di Deliceto, in provincia di Foggia) ha trovato il luogo ideale per alcune riprese, oltre che il supporto e il sostegno dell’Apulia Film Commission e il contributo alla ospitalità dell’assessorato regionale al Turismo e industria alberghiera della regione Puglia.
Curata da Alberto Barbera, la mostra ripercorre i momenti più salienti della lavorazione del film incentrato sulle complesse e drammatiche vicende del Risorgimento italiano. Un film diventato un caso grazie al significativo successo di pubblico ottenuto nelle sale cinematografiche.
La mostra racconta il film non attraverso le foto di scena (che integrano e completano, a tratti, il percorso), ma utilizzando direttamente i fotogrammi del film ‘scaricati’ dall’originale in alta definizione. Le riproduzioni corrispondono esattamente a ciò che gli autori – il regista e il direttore della fotografia, Renato Berta – hanno inteso realizzare, restituendo la straordinaria bellezza e densità pittorica della fotografia.
Con il suo film, Martone ha compiuto la più radicale, polemica e temeraria rilettura di un periodo decisivo per la storia del nostro Paese, l’Italia fra il 1828 e il 1862, coniugando la complessità della riflessione storica con una narrazione di rara potenza espressiva e una direzione di attori esemplare. Con il rigore di uno storico documentato e insensibile alle lusinghe della pura e semplice celebrazione. Con la passione civile di chi scopre nel passato i germi della degenerazione del presente. Con l’emozione dell’artista che mette in scena il dramma di una generazione che pagò un enorme contributo di dolore e sangue agli ideali dell’unificazione del Paese. Per questi e altri motivi, "Noi credevamo" si offre come il più rigoroso e appassionante contributo alle rievocazioni del Centocinquantenario dell’Unità italiana.
IMPORTANTE PER SCARICARE LE IMMAGINI: https://disco.apuliafilmcommission.it/download/noicredevamofoto.zip