Ho pianto ed ho riso, come capita molto di rado al cinema, alla visione di una disamina acuta del mondo al tempo del post 11.09.2001.
E’ il film indiano "My name is Khan". Un gioiello che se fossi buyer comprerei al volo per il mercato italiano.
Se mai uscirà da noi, non va perso, perché attraverso lo sguardo incantato di uno splendido forrest gump indiano la storia d’America e dell’intero mondo viene riletta in chiave innovativa, abbattendo le barriere tra le persone, le civiltà, le etnie, gli uomini e le donne. E’ bello piangere al cinema.
Incuriosita dalla tua nota sono andata a cercare qua e là notizie sull film My name is Khan ed ho constatato che il film è già uscito in:Egitto, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Australia, Canada, Germania in occasione del Berlin International Film Festival, India,
Indonesia, Malesia, Singapore, Sudafrica, UK, USA, Kuwait
Presto uscirà anche in Belgio, Germania, Russia e Francia
Come mai in Italia no? quali sono queste grandi strategie distributive che non fanno arrivare anche da noi film che potrebbero interessare molti amanti del buon cinema?
Del resto anche gli stessi film italiani molto spesso vengono penalizzati dalla ditribuzione come è accaduto per il film “La cosa giusta” di Marco Campogiani che è stato fatto uscire in solo 4 sale di cui due farlocche. Per fortuna che ci sono iniziative di qualità come il Festival Sguardi di Monopoli che ha dato la giusta e meriatata visibilità a questa bella opera prima!!