Belli di papà è un film che racconta una storia. Scritto da due autorevoli autori, diretto da un regista dal percorso importante, prodotto da una solida e seria produzione. Apulia Film Commission si basa su questo per sottoporre, per la prima volta nella sua storia, i film che fanno richiesta di finanziamento, ad una autorevolissima commissione di livello nazionale che seleziona le opere da supportare.
Non mi sognerei mai, come autore prima che come Presidente della Film Commission, di operare qualsivoglia censura sulle idee di chicchessia. E chi chiede che si selezionino i film soltanto per “far bello il territorio” dimentica, oltre ad una storia censoria da Italia anni ’50, anche la prima vocazione di una Film Commission: portare ricchezza nel territorio. Alle associazioni dei commercianti ricordo soltanto l’importante ricaduta economica che il film ha prodotto a Taranto, di cui hanno beneficiato anche i loro associati. Peraltro, mi risulta che il film stia incassando molto bene anche a Taranto, e se anche non fosse la difesa della libertà di espressione per me viene prima di tutto. E vorrei che i fondamenti di questo diritto inalienabile vengano riconosciuti da tutti, soprattutto da chi ricopre incarichi di rappresentanza dei cittadini.
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Caro Presidente , Le scrIvo come cittadino appassionato di cinema , non voglio commentare la qualità del film in questione , come spettatore mi ha pure divertito …come tarantino decisamente meno.
Mi sembra la Sua una tesi che non giustifica assolutamente alcuna delle motivazioni addotte al pessimo impiego di denaro pubblico che serva a denigrare un intero territorio ed a offendere i suoi cittadini …già per altro abbastanza vessati da altre circostanze non cinematografiche.
Sarebbe meglio chiedere scusa e riservare certe perle artistiche ad altre città. ..tipo Lecce o Bari …noi tarantini di questo film potevamo fare a meno mi creda…cordialmente.