“Matilde”, il cortometraggio del regista pugliese Vito Palmieri, ha vinto la dodicesima edizione del Riff, Rome Independent Film Festival, e la quattordicesima edizione del Festival del cinema europeo di Lecce. Dopo aver riscosso il favore del pubblico e della critica alla Berlinale lo scorso febbraio e attualmente in concorso al Toronto Film Festival, nel giro di una settimana il corto ha conquistato la giuria di entrambe le manifestazioni italiane.
“Matilde”, cortometraggio interamente interpretato da attori sordi prodotto dalla bolognese Agfa/Fiadda (Associazione genitori con figli audiolesi) in collaborazione con Maxman coop, Elenfant Film e Immaginarium ArtComStudio, racconta di una bambina dall’intelligenza vivace e dalla personalità spiccata. Tra i banchi di scuola, però, c'è qualcosa che la turba. Combinando le suggestioni ricevute dal suo maestro, l'interesse per gli strumenti da parrucchiera della madre e la passione per il tennis, la protagonista cerca una soluzione sorprendente per ritrovare la serenità.
“Sono felice che in pochi giorni ‘Matilde’ abbia vinto due premi italiani importanti – spiega il regista Vito Palmieri – Soprattutto che abbia conquistato la giuria di un Festival della mia terra, la Puglia. Il corto tratta il tema della sordità. Per me e l’Agfa, che lo ha prodotto, è fondamentale che il messaggio di ‘Matilde’ non sia trattato solo nei dibattiti sul sociale, ma anche attraverso altri canali”.
Vito Palmieri, nato a Bitonto nel 1978, si laurea in Filmologia al Dams di Bologna. Ottiene i primi apprezzamenti da critica e pubblico nel 2006 con “Tana libera tutti”. Finanziato dal Mibac e candidato nello stesso anno ai David di Donatello, il corto si aggiudica oltre cinquanta riconoscimenti. Dopo “Se ci dobbiamo andare, andiamoci” (2009), presentato al festival Human Rights di Bologna, ed “Eclissi di fine stagione” (2010), selezionato al Giffoni Film Festival nella sezione Diritti umani, nel 2010 Palmieri approda al documentario con “Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi”. Il film vince il primo premio come miglior documentario all’Annecy Cinéma Italien e il premio della giuria al Festival Arcipelago. Nel 2012 dirige “Anna bello sguardo”, un omaggio a Lucio Dalla, che è stato proiettato in anteprima assoluta il 1° marzo al cinema Lumière di Bologna durante il Festival “Visioni italiane”.