BARI TEATRO ABELIANO
6 7 e 8 FEBBRAIO 2009
di Mimmo Mancini e Pietro Albino Di Pasquale
con Mimmo Mancini regia Enrico Maria La manna
LA STORIA DI UNA FAMIGLIA E DUE FRATELLI CHE HA COMMOSSO NUMEROSE PLATEE ITALIANE
Un’ora e un quarto di spettacolo, un monologo comico in cui l’attore si mette in gioco accostando diversità e divertimento.
"Lo Zì" è la storia di un disabile attraverso gli anni, di come viene percepito nel tempo, passando dallo stato antico di "storpiato", piaga infetta e untuosa, a quello di "diversamente abile", il neologismo coniato nei nostri giorni per aggirare l’Handicap. Una storia ambientata al Sud, in un’Italia povera, poco sviluppata, dai rapporti rozzi e spinosi ma sorprendentemente umani. Mimmo Mancini, autore e attore, figlio di questa terra, abbandona la propria identità di autore per indossare quella di tutti i suoi personaggi.
Oggi, nella società dell’immagine e del bello, il diverso appare deforme, cattivo, apolitico e molto spesso vengono eretti dei muri culturali, difficili da abbattere più di quelli architettonici.
Per sconfiggere il mutismo e la rappresentazione stereotipata dell’Handicap è stata pensata un’opera teatrale con lo scopo di trattare la diversità in maniera alternativa: una rivoluzione copernicana che ribalti le prospettive fino ad ora utilizzate.
Per questo è importante riconoscere la diversità come patrimonio fondamentale dell’arte: ciò che rende veramente "diverso" questo spettacolo è che insinua nello spettatore profondi e scomodi interrogativi.
"lo Zì" www.lozi.it
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