La settimana in Mediateca Regionale Pugliese

Il cinema horror e lo sport, ricordando Pietro Menna a pochi giorni dal primo anniversario della sua sua scomparsa: due speciali appuntamenti tra domani, 27 marzo e venerdì 28 nella Mediateca regionale pugliese di Bari, gestita da Apulia Film Commission.
 
Domani alle 18.00 sarà presentato in anteprima il cortometraggio “La Signora delle Dodici Notti” del regista barese Giovanni Aloisio, che parteciperà all’incontro insieme con parte del cast tecnico ed artistico e con il direttore del GAL “Le città di Castel del Monte”, Paolo de Leonardis: la presentazione sarà curata da Franco di Chio.
Interamente girato in Puglia, nel territorio andriese, l’ horror-fantasy di Aloisio fa richiamo ad una figura dell'immaginario infantile, la Befana, qui trasformata in un'inquietante icona dell'orrore.
 
Venerdì 28, sempre alle 18.00, si conclude invece il ciclo “Momenti di glorie_i miti dello sport”, curato da un appassionato utente della Mediateca Vito Antonacci, che nel corso del mese di marzo ha coinvolto campioni storici dello sport quali il pallanuotista Francesco Attolico, il boxer Michele Piccirillo, il velista Paolo Semeraro e infine – per l’appuntamento di venerdì – il calciatore Antonio Di Gennaro. Ogni appuntamento è stata occasione per ripercorrere le esperienze sportive e di vita di questi personaggi, attraverso i loro ricordi, vecchi cimeli, ma anche attraverso la proiezione di incontri o partite entrate nella storia. Per l’incontro con Di Gennaro saranno proposte sequenze di partite quali Italia-Polonia del 1984, “Messico – Italia” del 1985, Italia – Argentina del 1986 e Verona Campione d’Italia 1985. Infine, sempre venerdì, per ricordare il mito di Pietro Menna (scomparso il 21 marzo dell’anno scorso), dopo l’incontro sarà proiettato il documentario “Pietro Mennea. Diciannove e settantadue” di Sergio Basso, realizzato con il sostegno di Apulia Film Commission. Circa il suo documentario, il regista Basso annota: “un ragazzo che veniva dal profondo Sud, dove non aveva nemmeno una pista su cui allenarsi, si scoprì nato per i duecento metri: è su quella distanza che strappò il record del mondo nel 1979 e conquistò l’oro a Mosca nel 1980. Il record tenne per 17 anni. Il ragazzo divenne così un simbolo per molti “sud del mondo”: un simbolo di riscatto sociale, ma solo tramite un indefesso, purissimo esercizio quotidiano, quasi una moderna ascesi. Lui è Pietro Mennea e questa è la sua storia.