A sole tre settimane dalla sua uscita in sala, “La nave dolce” è in proiezione esclusiva per le scuole del territorio regionale. Circuito d’autore – la rete di sale di qualità della Regione Puglia - organizza proiezioni speciali e matinée per le scuole secondarie di primo e secondo grado dedicate al film di Daniele Vicari, presentato Fuori Concorso con grande successo di pubblico e critica all’ultimo Festival di Venezia e che ha vinto il Premio Pasinetti, assegnato dal Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani.
“La nave dolce” ha ricevuto il plauso di molte associazioni, tra cui Unicef, Amnesty International, Emergency, Caritas, Libera. Coprodotto da Apulia Film Commission con Indigo Film, Ska-Ndal e Rai Cinema, in collaborazione con Tele Norba, il film è distribuito da Microcinema.
Le proiezioni speciali e i matinée sono organizzati da Circuito d’Autore e ospitate dalle sale aderenti (per conoscere la mappatura delle sale: http://dautore.apuliafilmcommission.it/sezioni/le-sale/) che applicheranno sconti speciali. Sarà possibile organizzare delle proiezioni coinvolgendo alcuni dei testimoni del film e altre personalità della cultura e dell’informazione che hanno contribuito diversamente alla realizzazione dell’opera. La finalità è quella di arricchire la proiezione con l’incontro sviluppando temi all’interno di un forum finale e rendendo la visione del film un vero momento formativo.
Per informazioni scrivere a : sara.valente@apuliafilmcommission.it
Sinossi
L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora. A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri. Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.
Il 7 agosto 1991 sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Milaqi a fare rotta verso l’Italia. È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini. C’è Eva che sale arrampicandosi lungo le cime d’ormeggio insieme al marito. C’è Kledi, un ragazzino che si trova in spiaggia con gli amici quando decide di seguire incuriosito la folla che va verso il porto. C’è il piccolo Ervis con la sua famiglia, c’è Robert, giovane regista con i suoi compagni di studi. Qualcuno, una volta a bordo, incontra un fratello, un amico. Il motore centrale è in avaria, non c’è cibo, né acqua. Solo zucchero. Il sole di agosto arroventa il pontile. Poi scende la notte, il capitano governa la nave senza poter utilizzare il radar, evita anche una collisione. Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio.
Sono passati ventuno anni da quel giorno. La maggior parte di coloro che salirono sulla nave, carica di zucchero, vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata.