Fa tappa a Massa Carrara la mostra “I disegni di Federico Fellini”, realizzata nell’ambito del Bif&st-Bari International Film Festival 2013: sarà inaugurata venerdì 7 febbraio alle 17.30 nel Palazzo Ducale-Salone degli Svizzeri, organizzata dal Comune di Massa in collaborazione con la Provincia di Massa-Carrara.
Una nuova tappa quindi per l’esposizione che grande fortuna ha avuto nel corso degli ultimi mesi: prima di Massa infatti, la mostra è stata presentata – sempre con grande successo – a Rimini nell’ambito dei festeggiamenti per l’Anno felliniano, Viareggio, Novoli, Muro Leccese, Castro, Noci, Cutrofiano, Massafra e Tricase e continuerà a girare fra la Puglia e l’Italia fino alla prossima estate.
Nata da un’idea di Felice Laudadio, direttore artistico del Bif&st, il Bari International Film Festival, e curata da Francesca Fabbri Fellini, nipote di Federico Fellini, la mostra nasce a partire dal volume “I disegni di Federico Fellini dal Libro dei sogni” che propone cento tavole tratte dal “Libro dei sogni”, pubblicato nel 2007 a cura di Tullio Kezich, una sorta di Grande Album che rappresenta l’inconscio felliniano, un diario onirico che lui stesso definiva “un insieme di segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati”.
Un’opera che Fellini ha elaborato con impegno scrupoloso per circa un trentennio, dagli Anni ‘60 agli Anni ‘90, sotto consiglio dello psicanalista junghiano Ernst Bernhard, con il quale è stato in analisi dal ‘60 al ’65: i sogni infatti costituivano l’oggetto dei colloqui durante gli anni di sedute.
“Il libro dei sogni” è il Grande Album dell’inconscio felliniano. A quella Italiana seguirono tre diverse traduzioni, in inglese, francese e tedesco e in futuro arriverà quella cinese.
Nelle opere di Fellini, straordinario disegnatore, sono immortalati personaggi della sua vita pubblica e privata come Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Anita Ekberg, Sophia Loren, Herst Bernhard (il suo analista) e sua moglie Giulietta Masina, alla quale dedica un’intera sezione. Ma è anche pieno di incubi, di riferimenti alla famiglia e ai luoghi d’origine (“Amarcord”, Rimini e Romagna) e “sognare e filmare”, tavole in cui si riconoscono alcune ispirazioni per i suoi indimenticabili capolavori cinematografici.