Con 21 voti a favore su 22, il 5 novembre la Commissione Cultura ha approvato il Programma Europa Creativa (2014 – 2020), in seno al quale confluiranno gli attuali Programmi MEDIA, Cultura e MEDIA Mundus.
Il 19 novembre il Programma passerà al voto definitivo della plenaria a Strasburgo.
Per quanto riguarda i primi bandi, molto probabilmente saranno emessi nel mese di dicembre, così da non interrompere la continuità delle azioni a sostegno dei settori audiovisivo e cultura.
Esprime soddisfazione la relatrice del Programma, l'On. Silvia Costa, che illustra le principali misure di Europa Creativa: «Grazie al duro negoziato del Parlamento, abbiamo ridotto i tagli richiesti dal Consiglio dei Ministri europeo per il nuovo ciclo di programmazione pluriennale dell’Unione, e quindi salvaguardato l’aumento del finanziamento dei settori culturali e creativi, tra cui l´audiovisivo, rispetto al settennio precedente. Infatti, l'impianto generale del programma non è stato messo in discussione: per il settore arriveranno circa 1,462 miliardi di euro suddivisi tra i subprogrammi MEDIA (56%), Cultura (31%), tra loro distinti, e una sezione transettoriale (13%) all'interno del quale è prevista un'importante novità, e cioè un Fondo di garanzia europea che assisterà i prestiti alle micro, piccole e medie imprese culturali e creative, che potranno finalmente vedere agevolate le loro possibilità di accesso al credito. Una vera e propria sfida nel terreno ancora troppo poco esplorato dell'interlocuzione tra istituzioni finanziarie e imprese creative, di cui l'Europa si farà promotrice e garante».
Il 19 novembre il Programma passerà al voto definitivo della plenaria a Strasburgo.
Per quanto riguarda i primi bandi, molto probabilmente saranno emessi nel mese di dicembre, così da non interrompere la continuità delle azioni a sostegno dei settori audiovisivo e cultura.
Esprime soddisfazione la relatrice del Programma, l'On. Silvia Costa, che illustra le principali misure di Europa Creativa: «Grazie al duro negoziato del Parlamento, abbiamo ridotto i tagli richiesti dal Consiglio dei Ministri europeo per il nuovo ciclo di programmazione pluriennale dell’Unione, e quindi salvaguardato l’aumento del finanziamento dei settori culturali e creativi, tra cui l´audiovisivo, rispetto al settennio precedente. Infatti, l'impianto generale del programma non è stato messo in discussione: per il settore arriveranno circa 1,462 miliardi di euro suddivisi tra i subprogrammi MEDIA (56%), Cultura (31%), tra loro distinti, e una sezione transettoriale (13%) all'interno del quale è prevista un'importante novità, e cioè un Fondo di garanzia europea che assisterà i prestiti alle micro, piccole e medie imprese culturali e creative, che potranno finalmente vedere agevolate le loro possibilità di accesso al credito. Una vera e propria sfida nel terreno ancora troppo poco esplorato dell'interlocuzione tra istituzioni finanziarie e imprese creative, di cui l'Europa si farà promotrice e garante».