Uno sguardo importante sugli incassi di Natale ce lo da il solito Marco Giusti, che riflette anche sui gusti medi e geografici degli italiani.
Da non perdere.
"Che botte se incontri gli Hobbit! Ma anche se incontri i nani e gli orchi... Solo da noi, l'unico nano che abbiamo, beh, sì... c'è anche Brunetta, le botte ormai le prende lui. Il primo, freddissimo, giorno di guerra tra i film natalizi è andato come doveva andare. Trionfo pauroso di Peter Jackson e del suo "Hobbit" con 642.000 euro, a seguire "Tutto Tutto Niente Niente", il Cetto Laqualunque movie numero due con 226.000 euro e terzo il disastrato post-cinepanettone di De Laurentiis, "Colpi di fulmine", dove gli unici colpi di fulmine sono quelli che ha scagliato Christian De Sica contro il suo amato/odiato produttore, con solo 104.000.
Ma come dovevano andare gli incassi se non così? Ma che, davvero si poteva pensare di uscire lo stesso giorno del film dell'anno (anzi, i fan lo aspettano trepidanti da nove anni...) e far qualcosa di più? Lo sapevano anche i produttori e i distributori che non c'era guerra. Magari si poteva uscire in un giorno diverso, ma la settimana prossima arrivano "I due soliti idioti", che promette qualcosa in più o, comunque, di diverso.
E, comunque, la guerra è appena cominciata e si può sempre sperare nel passa parola fidando sul fatto che, malgrado tutte le sgangheratezze produttive e narrative che hanno i due film italiani, quattro risate te le fanno fare. O fidando sulla bruttezza del film comico concorrente. Vecchio modello di successo cinepanettonistico.
Punti tutto su un film, è una schifezza, allora trionfa quello da cui ti aspetti di meno. E' il modello di molti film di Pieraccioni che hanno vinto la guerra di Natale giocandosela negli ultimi giorni delle feste, riprendendosi il pubblico che per disperazione abbandonava il cinepanettone riuscito male.
Se "Tutto Tutto Niente Niente", almeno è un film chiaro, con la sua più che giusta satira politica contro un paese mal governato e pieno di Cetto Laqualunque, "Colpi di fulmine" è un po' una commedia né carne né pesce. Non è un cinepanettone non è proprio una commedia romantica, non è proprio una commedia sperimentale...
Inoltre è un film totalmente romano, anche se girato a Trento, cioè solo con comici romani. La vecchia regola di Aurelio De Laurentiis è sempre stata quella di metterci un romano, un milanese, un napoletano e due belle ragazze. E invece si presenta con due episodi con protagonisti romani. Ovvio che al nord e al sud il film avrà dei problemi. E ovvio che, senza volgarità, affidate ai Soliti Idioti, che si prenderanno tutto, ma proprio tutto il pubblico del nord, si perdono anche i ragazzini. Vince, da sempre, chi presenta un film chiaro e mantiene quello che promette.
"Lo Hobbit" non è un film perfetto, ma è esattamente quello che i fan della Trilogia si aspettavano. In tutta sincerità, ma posso sbagliare, credo che se De Laurentiis avesse fatto un cinepanettone più o meno tradizionale, viste le modeste riuscite delle commedie prenatalizie, avrebbe avuto il suo pubblico.
Alla fine scegli Bersani, insomma, sarà vecchiotto ma è più affidabile. Inoltre, quanto dovrebbero incassare questi film per essere dei successi? Tenendo conto del calo del 20% di pubblico nella stagione (ma sembra che sia anche maggiore), un film come "Tutto Tutto Niente Niente", che viene dai 18 milioni di "Qualunquemente", si potrebbe accontentare anche di 12 milioni, malgrado tutta la campagna pubblicitaria che ha avuto. Li
Ricordiamo che "Il peggior Natale", primo incasso italiano, è fermo a 7 milioni. Anche "Colpi di fulmine" difficilmente riuscirà a raggiungere i 12-13 milioni del "Vacanze di natale a Cortina" dell'anno scorso. Diciamo che potrà farne 7-8? Certo è brutto parlare solo di soldi. Ma se volete parlare di cinema, andate a vedere i film di Ken Loach o di Wes Anderson. Quelle sono commedie e sono anche grande cinema."
Fonte: Il cinema dei Giusti