Ambientato tra alberi d’olivo e scenari industriali, “Semina il vento” del regista tarantino Danilo Caputo racconta una storia di ribellione e rinascita. Il film, infatti, esplora il conflitto tra due modi di pensare e sentire la natura, quello di Nica, ereditato dalla nonna, e quello di Demetrio, figlio di un progresso industriale che ha disatteso le sue promesse.
Iniziate il 18 marzo scorso, le riprese del lungometraggio dureranno 5 settimane e si terranno tra Taranto e la sua provincia (San Marzano di San Giuseppe, Grottaglie, Monteiasi, Statte e Monteparano), il film è interpretato da Yile Yara Vianello, Caterina Valente, Espedito Chionna e Feliciana Sibilano.
La sceneggiatura di “Semina il Vento”, scritta dal regista con Milena Magnani, è stata selezionata al Torino Film Lab (Framework, 2015) e all’Atelier della Cinéfondation del Festival di Cannes (2016). Il film, inoltre, ha ottenuto il beneficio del Fondo di sostegno allo sviluppo di coproduzioni di opere cinematografiche tra Italia e Francia del Ministero dei Beni e della Attività Culturali (MIBAC) e del Centre National de la Cinématographie (CNC), nonché il contributo del Ministero dei Beni e della Attività Culturali per la produzione di opere di giovani autori, e il sostegno di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione e la distribuzione di opere cinematografiche europee.
Coprodotto da Okta Film di Paolo Benzi con Rai Cinema per l’Italia, da Jba Production di Jacques Bidou e Marianne Dumoulin per la Francia e da Graal di Konstantina Stavrianou per la Grecia, il film “Semina il vento” è realizzato con il sostegno logistico di Apulia Film Commission. La distribuzione internazionale è di Pyramide International. Per la realizzazione del film sono impiegate oltre 30 unità lavorative pugliesi.