Dopo i successi italiani, "Il valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi" approda in Francia. Il documentario di Vito Palmieri, regista di Bitonto, aprirà la 28esima edizione dell’Annecy Cinéma Italien, il festival che dal 1983 tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre presenta ogni anno il meglio della produzione cinematografica italiana contemporanea nella città di Annecy. Selezionato per la sezione Competizione documentari 2011, sarà proiettato mercoledì 28 settembre nel cinema Les Nemours.
"Il valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi", prodotto dalla pugliese Fanfara Film di Pippo Mezzapesa e Paky Fanelli e da Maxman Coop, e in collaborazione con l'Antoniano, racconta uno spaccato dell’Italia di oggi. Tre bambini diversi per origine e provenienza sociale si preparano a partecipare a una famosa manifestazione canora: lo Zecchino d’Oro. Ciò che li accomuna è l’amore e il fermento delle famiglie. Tra i piccoli protagonisti, Luana Chiaradia di Gravina in Puglia.
Il documentario ha vinto lo scorso giugno il premio speciale della giuria al Festival Internazionale Arcipelago di Roma e a luglio il primo premio nella sezione Frontiere – Premio Giuseppe Folchi al Molise Cinema Film Festival. Sempre nel 2011 ha partecipato al Bif&st di Bari nell’ambito della sezione Puglia & Cinema e alla Rassegna Italia vera che si è svolta al Palazzo delle Esposizioni di Roma. A livello internazionale il documentario è stato selezionato al Winter Film Festival di Montevideo in Uruguay.
Vito Palmieri, laureato in Filmologia al Dams di Bologna, ottiene i primi apprezzamenti da critica e pubblico con "Tana libera tutti" (2006). Finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e candidato nello stesso anno ai David di Donatello, il cortometraggio si aggiudica oltre cinquanta riconoscimenti, tra cui il premio della giuria al Festival Arcipelago nel 2007 e un premio al festival di Novosibirsk in Russia. Seguono "Se ci dobbiamo andare, andiamoci" (2009), presentato al festival Human Rights di Bologna, ed "Eclissi di fine stagione" (2010), selezionato al Giffoni Film Festival, nella sezione Diritti umani.