S'e' svolto ieri il consiglio regionale pugliese che ha discusso e approvato, poco prima di mezzanotte, la proposta di bilancio presentata dalla Giunta Vendola.
Questa mattina ho avuto un paio di appuntamenti con altrettanti produttori cinematografici proprio presso il consiglio, appuntamenti fissatimi dalla presidenza perché accade spesso che i meno informati tra loro, chiamino la presidenza della regione per chiedere sostegno produttivo, piuttosto che direttamente l'apulia film Commission.
Arrivato in via Capruzzi ho trovato decine di lavoratori della sanità per i quali era prevista la internalizzazione e la cui assunzione in forza alla regione prima il governo nazionale, poi la corte costituzionale su richiesta dello stesso governo ha bloccato. Erano arrabbiati e ho provato per loro un moto sincero di solidarietà. Non si può cambiare marciapiede, occorre con-patire con loro perché hanno ragione: e' stata fatta vedere loro la luce, poi qualcuno gliel'ha spenta. Il dolore sociale e' enorme. E le responsabilità a me sembrano abbastanza chiare. Chissà se lo sono anche a coloro i quali hanno impugnato il processo di internalizzazione e se, almeno la notte di Natale, forte del proprio esibito cattolicesimo, abbiano provato almeno un moto di umana compassione.
Ma non e' di questo che volevo raccontare oggi, bensì del fatto che molti consiglieri regionali di maggioranza che ho incontrato li nella hall del consiglio, mi hanno salutato e raccontato che, ieri notte, l'opposizione della sola Pdl (lo stesso partito di Tremonti, quello che ha rinnovato per soli sei mesi il tax credit, lasciandoci tutti di stucco, e che ha dichiarato in data 8 agosto 2010 sul quotidiano La stampa che la cultura non si mangia) in uno dei 104 emendamenti proposti e fortunatamente bocciati, almeno per tutti noi e voi appassionati di cinema, operatori tecnici e artistici del cinema, sindaci e comunità urbane di tutta la Puglia, proprietari di case e proprietà varie, ristoratori, albergatori, noleggiatori di auto, caterer, parrucchieri, truccatrici, baristi ecc.; ha proposto di annullare i finanziamenti alla Apulia film commission.
Se questo emendamento fosse passato, noi oggi avremmo chiuso e, magari, avremmo solo potuto continuare a gestire sino a fine anno prossimo i due cineporti già finanziati con fondi comunitari.
Ed io domando ma questi politici hanno capito di essere all'opposizione della realtà?
Il cinema oggi in Puglia e' una realtà fatta di centinaia di operatori che ci invidiano in mezza Europa: il loro talento, la capacita' di adattamento, la comprensione delle esigenze produttive sono valori che le maestranze pugliesi stanno contribuendo a far passare in tutti i lavori che noi riusciamo ad attrarre con un instancabile lavoro di consolidamento della credibilità istituzionale della film Commission pugliese. Lavoro che non sarebbe possibile senza il film fund la cui forza e' resa possibile dal trasferimento regionale (come chiunque può capire leggendo on line il nostro bilancio) visto che le sole quote associative degli attuali 24 altri soci pubblici (province e comuni) non sono sufficienti che a pagare le spese vive della Afc. Spese prevalentemente in salari e servizi, salari per un personale che, chi ha avuto modo di conoscere da presso, sa essere altamente professionale, preparato, appassionato, competente e indipendente. I requisiti che ho cercato, su mandato del mio Cda (si ricordi composto da una maggioranza di consiglieri espressione di amministrazioni locali di centro destra...).
Per questo oggi, quando mi hanno raccontato di questo emendamento rispedito al mittente ho pensato che spesso la politica sa essere davvero poco lungimirante e che, per fortuna, i dibattiti sono pubblici e chiunque, pensandomi uomo di parte, potrà documentarsi e scoprire i nomi e i cognomi di chi, ieri notte, voleva dire fine alla favola bella del cinema in Puglia. Una favola che produce lavoro buono e occasioni di crescita e di comunicazione territoriale a costi infinitamente più bassi di una qualunque campagna di promozione istituzionale.
Auguri allora a tutti e tutte voi, maestranze del cinema, attori e attrici, fornitori e sindaci che vedrete innalzato il pil e l'immagine del vostro territorio nel prossimo 2011 che, ne siamo certi, sara' l'anno della definitiva consacrazione del cinema made in Puglia.
Buon anno nuovo!
Il cinema non è niente senza gli attori che qui non menzionate, perché gli attori non noti in Puglia vengono utilizzati solo per piccoli e piccolissimi ruoli. Se non li valorizziamo faremo solo da location per produzioni decise altrove solo perché, diciamoci la verità, girare in Puglia costa meno. Già si gira apposta nei paesi dell’est e presto la puglia potrebbe essere abbandonata. Perciò o riuusciamo a realizzare grandi produzioni in loco o addio talenti. E’ chiedere troppo? Dove sono i casting per favore? E’ un anno che non riesco a partecipare ad un provino in Puglia, perché devo ogni volta andare a Roma o fuori regione per andare a formarmi? Ho speso un sacco di soldi e la regione in cui sono nato si rifiuta di aiutarmi. Non mi sento pugliese.