Un nuovo appuntamento con il grande cinema del passato, restaurato grazie al preziosissimo lavoro della Cineteca di Bologna con la quale il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission ha ormai da tempo avviato una proficua e forte collaborazione.
Il ciclo “Il cinema ritrovato”, proposto quindi in Puglia – rigorosamente in lingua originale - da D’Autore, torna nel mese di gennaio con “Ninotchka”, il più hollywoodiano dei film di Ernst Lubitsch, autore che - a oltre sessant’anni dalla sua morte - è riuscito a riempire le sale cinematografiche pochi mesi fa con il suo “Vogliamo vivere” nella versione restaurata.
“Ninotchka” sarà lunedì 13 gennaio al Piccolo di Bari (h 18.30 e 20.30), all'Alfieri di Corato (h 19.15 e 21.30) e al Db d’essai di Lecce (h 19.00 e 21.00); martedì 14 gennaio al Vignola di Polignano a Mare (h 21.30) e al Palladino di San Giovanni Rotondo (h 20.00); venerdì 17 gennaio al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi (h 21.00).
Nel film sceneggiato da Billy Wilder e Charles Brackett e interpretato da Greta Garbo (delle commedie lubitschiane, la più aderente al canone sentimentale hollywoodiano), Lubitsch allestisce il suo mondo di grandi alberghi, porte girevoli, nobiltà squattrinata e aristocrazia morale della servitù: siamo a Parigi, la città ha stregato i tre agenti sovietici mandati da Mosca, poi il suo dolce delirio d'amore e champagne scioglierà anche l'inflessibile commissario Nina Yakusciova. Garbo ride, ed è una risata di resa a una vita nuova, una risata d'addio all'edificazione socialista, formidabile per potere pubblicitario, perfetta per messinscena comica, ma carica di presagi (lei non riuscì a produrne il suono, fornito al montaggio dalla voce di un'altra), quella risata fu il principio della fine anche per la carriera della diva. Resta il fatto che questo s’è rivelato nel tempo il suo film più resistente e popolare, e di Greta Garbo rimane oggi più Ninotchka di quanto rimangano Anna Karenina, Margherita Gauthier o la regina Cristina. E resterà per sempre, nell’olimpo delle battute memorabili, quel suo languido, alcolico chiedere tempo al fuoco dell’ideologia: “Compagni! La rivoluzione è in marcia, le bombe cadranno, la civiltà crollerà a pezzi. Ma per favore, non adesso...”.
Il programma prosegue con:
“The Gold Rush” di Charlie Chaplin_il 3 febbraio al Piccolo di Bari e al Db d’essai di Lecce; il 4 febbraio al Vignola di Polignano, all’Alfieri di Corato e al Palladino di San Giovanni Rotondo; il 7 febbraio al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi.
“La grande illusion” di Jean Renoir_il 3 marzo al Piccolo di Bari e al Db d’essai di Lecce; il 4 marzo al Vignola di Polignano, all’Alfieri di Corato e al Palladino di San Giovanni Rotondo; il 7 marzo al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi.
“Roma città aperta” di Roberto Rossellini_il 31 marzo al Piccolo di Bari e al Db d’essai di Lecce; il 1° aprile al Vignola di Polignano, all’Alfieri di Corato e al Palladino di San Giovanni Rotondo; il 4 aprile al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi.
“Hiroshima mon amour” di Alain Resnais_il 28 aprile al Piccolo di Bari e al Db d’essai di Lecce; il 29 aprile al Vignola di Polignano, all’Alfieri di Corato e al Palladino di San Giovanni Rotondo; il 9 maggio al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi.
“Chinatown” di Roman Polanski_ il 26 maggio al Piccolo di Bari e al Db d’essai di Lecce; il 27 maggio al Vignola di Polignano, all’Alfieri di Corato e al Palladino di San Giovanni Rotondo; il 30 maggio al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi.