The New York Times ha selezionato il film di Margarethe von Trotta, Hannah Arendt - presentato in anteprima assoluta all’ultima edizione del Bif&st -, fra i 10 migliori film del 2013 con questa motivazione:
“Chi si lamenta del fatto che i film non riescono a far pensare, in realtà non sa come pensare ai film. Quest'opera, imperniata sulla controversia riguardo al libro dal quale è tratta, La banalità del male, mette abilmente in scena l'imperativo centrale della vita della Arendt, scrittrice e filosofa: obbligare il mondo a sottostare alla forza della mente.”
La protagonista di Hannah Arendt, Barbara Sukowa, fu insignita nel marzo scorso al Teatro Petruzzelli da Ettore Scola del “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence”.