Venerdì 5 aprile l'Associazione Spaziocineforum, in collaborazione con Apulia Film Commission, propone al Cineporto di Lecce il film di Alain Resnais "Gli amori folli", con la presentazione di Giuliano Capani, professore di Storia e Critica del Cinema dell’Università del Salento.
Il film. Marguerite (Sabine Azema), dentista di professione e pilota d’aereo per passione, dopo un acquisto (un paio di scarpe, feticcio di molte storie d’amore) viene derubata della sua borsetta e perde così tutti i suoi documenti. Il portafoglio che li contiene viene ritrovato da Georges (André Dussolier), che lo consegna tranquillamente all’ufficio di polizia. Nel farlo però l'uomo, anziano e sposato con due figli, ha qualche incertezza, che presto si trasforma in una specie di raptus: un’irresistibile, subitanea attrazione per la figura femminile sconosciuta, di cui ha visto la foto nei documenti. Nasce così un'ossessione senza senso e senza scopo apparente che mette nei guai il nostro imprevedibile protagonista, soprattutto in riferimento ad un passato oscuro che resterà tale per tutto il racconto. Telefonate e biglietti si susseguono con il solo scopo di farsi respingere dalla donna, fino a quando l’ossessione sembra finire, ma è Marguerite adesso a capovolgere il suo rifiuto in imprevedibile interesse, decidendo di voler lei incontrare l’ormai placato spasimante…
Les Herbes Folles (titolo originale del film) sono le improbabili piante, germogliate dove non potrebbero, che sopravvivono nelle crepe delle solide strutture del mondo civile. La metafora è trasparente ed esprime la forza vitale con cui lo spirito umano sopravvive agli errori, alle difficoltà e all’inesorabile scorrere del tempo, ma anche il ritratto di una forza creativa che rinnova le possibilità espressive di un autore ormai novantenne, riconfermandolo maestro del cinema. Esercizio di sopravvivenza creativa, oltre che esercizio di stile (ricordando Raymond Queneau), il film vola leggero, rinnovando gli stilemi propri della filmografia di Resnais, come la decostruzione narrativa con cui il regista scompone la sceneggiatura, moltiplicando i punti di vista e capovolgendo le aspettative del récit, le cui costruzioni non lineari spiazzano lo spettatore tra suggerimenti e smentite della storia.
Ingresso libero, con tessera Spaziocineforum, al Cineporto di Lecce - Manifatture Knos –via Vecchia Frigole 36.