Nella Siria dilaniata dalla guerra civile, con il popolo che insorge contro il regime di Assad, un cardiochirurgo infantile si troverà di fronte alla decisione più difficile della sua vita. È l’incipit la vicenda narrata in “Shukran”, opera prima del regista Pietro Malegori basata su una storia vera tratta dall’omonimo libro di Giovanni Terzi, edito da Piemme Mondadori. Il film arriva nelle sale per tre giorni, da lunedì 8 a mercoledì 10 luglio, distribuito da Eagle Pictures in lingua originale, in arabo e inglese, con sottotitoli italiani.
Presentato in anteprima nel 2023 ad “Alice nella città”, sezione autonoma e parallela dellaFesta del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, il film vede come protagonistiShahab Hosseini (vincitore di Cannes come Migliore attore protagonista nel 2016 con “Il cliente”), Camelia Jordana, (vincitrice del Cesar nel 2018 come migliore attrice esordiente, nominata come migliore attrice nel 2021 e disco di platino in Francia) e con Antonio Folletto. Le musiche sono di Serena Menarini ed Alessandro Branca per Human Touch Music e la fotografia è curata da Tommaso Fiorilli, nominato agli Oscar con “L’insulto”.
Girato in Puglia, tra Lecce, Gallipoli, Maglie a Torre Colimena, San Pietro in Lama, Porto Cesareo, Torre Specchia, Campi Salentina, Porto Badisco, ma anche Gravina di Ginosa ed Altamura “Shukran”, che in italiano vuol dire “grazie”, è prodotto da Guia InvernizziCuminetti ed Emanuele Berardi per Addictive Ideas, insieme a 3 Marys Entertainment, Frame by Frame e Rosebud Entertainment Pictures e con il contributo di Apulia Film Fund diApulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POC Puglia 2014-2020 e in associazione con Intesa Sanpaolo.
«La Puglia è stata una scoperta incredibile per noi. Quando abbiamo iniziato a lavorare al film, la prima idea era quella di realizzare le riprese in paesi come il Marocco - raccontano i produttori Guia Invernizzi Cuminetti ed Emanuele Berardi di Addictive Ideas-. Quando ci è stata suggerita la Puglia, non immaginavamo di poter trovare tutto quello che poi abbiamo trovato, dalle location alle maestranze, a capi reparto, tra questi giovani donne ma di un talento incredibile. Abbiamo ricostruito le diverse zone della Siria, in particolare nel Salento, a Gravina di Ginosa ed Altamura. Oltre alla professionalità e alle capacità, abbiamo trovato umanità e amicizia che ci hanno supportato nei momenti di difficoltà, che in una produzione complessa come Shukran sono stati ovviamente molteplici».
“Shukran” è ambientato nel 2011, periodo nel quale il popolo siriano insorge contro il regime di Assad. Damasco, sotto il controllo del governo, resiste agli attacchi alle porte della città. Il dr. Taher Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo lavoro in ospedale. Quando suo fratello Ali muore in un attentato terroristico mentre presta soccorso alle vittime di guerra in una delle zone più colpite del paese, Taher decide di esaudire l’ultima richiesta fattagli la sera prima di morire: trovare e salvare un bambino malato di nome Mohamed. Quando, durante il viaggio attraverso una Siria dilaniata dagli scontri, Taher scopre che il bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello, si troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita e dovrà mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto.