Giovedì 17 marzo, alle ore 20:30, presso il Cineporto di Foggia, all'interno della rassegna “Registi fuori dagli scheRmi”, i giovani registi romani Olmo Amato e Samuele Sestieri presentano il loro primo film I racconti dell'orso (2015), affiancati dal critico Rinaldo Censi (Il manifesto, Alfabeta due, Fata Morgana, Doppiozero) e dal direttore artistico, Luigi Abiusi.
Il progetto, prodotto da Apulia Film Commission in collaborazione con Uzak, è giunto alla sua quinta edizione che quest'anno si trasforma in una rassegna permanente (da febbraio a novembre 2016) e maggiormente radicata nel territorio.
Olmo Amato e Samuele Sestieri esordiscono con un ardito progetto low budget: creare un film in due sole persone durante quaranta giorni di viaggio tra la Finlandia e la Norvegia, ricoprendo ogni ruolo necessario dalla regia alla recitazione, dalla fotografia alla produzione. «La nostra idea, fin dall’inizio, è stata quella di trasformare la povertà dei mezzi disponibili in autentica risorsa: nessun dolly, nessun carrello, nemmeno una steady», scrivono nelle note di regia e aggiungono: «Di fronte alle meraviglie di una natura incontaminata, il punto di vista è quello vergine di chi vorrebbe imparare a vedere, come se fosse per la prima volta».
Passato in concorso al Torino Film Festival e poi all'International Film Festival Rotterdam - IFFR, I racconti dell’orso è ambientato in un mondo abbandonato dagli uomini, dove un monaco meccanico insegue uno strano omino rosso. Dopo aver attraversato boschi, città morte e lande desolate, i due buffi personaggi (l’attrice/cantante Virginia Quaranta ha dato loro voce, creando una nuova lingua) raggiungono la cima di una collina magica. Il ritrovamento di un vecchio peluche d’orso ormai malandato li farà riconciliare. Uniranno così le forze, nella speranza di poter dare vita al giocattolo inanimato e sfuggire al vuoto che li circonda.
«È bastata la prima inquadratura (un albero in campo lunghissimo) e poi quell'altra che mostra una collina desolata verde acido contro il cielo un po' grigio, un'inquadratura dai toni cromatici irreali, artificiali, com'è totalmente artificiale questo film bislacco, quasi autistico, per capire che questo “monaco” e quell'altro personaggio in calzamaglia rossa si rincorrono e interagiscono come se si trovassero all'interno di una comica lisergica, improvvisamente sbalzati fuori da una puntata dei Teletubbies. Sono due figure partorite da un sogno d'infanzia». Questa la visione di Rinaldo Censi che sarà presente in sala al fianco dei due registi dei quali scrive: «Sono loro che indossano i panni delle due sagome, facendomi pensare che siano anche i primi a non prendersi troppo sul serio, e che – piuttosto che Beckett – volessero omaggiare Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa, e Po. In ogni caso, tra “degrado morale”, coppie borghesi in crisi, e film di denuncia, è bello sapere che una simile bizzaria esista».
Negli altri due Cineporti (Bari e Lecce) non direttamente interessati dalla presenza degli ospiti, è confermato il collegamento in streaming dell'incontro, con successiva proiezione del film.
“Registi fuori dagli scheRmi” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 e del P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.
CINEPORTI di PUGLIA c/o via San Severo, km 2,00, FOGGIA.