Un viaggio che parte dalle vette del Trentino per arrivare al mare della Puglia con un narratore d’eccezione: lo scrittore Erri De Luca. Questo è Alberi che camminano, il documentario di Mattia Colombo che sarà tra gli eventi speciali della quinta giornata del 55/mo Festival dei Popoli domani, martedì 2 dicembre alle 20.30 presso lo Spazio Alfieri, a Firenze. Nato da un’idea di De Luca e scritto a quattro mani insieme al regista, il film realizzato col contributo dell’Apulia Film Commission e della Trentino Film Commission prende il titolo da una frase del Vangelo di Marco. “Vedo gli uomini – dice il miracolato a Gesù – poiché vedo come degli alberi che camminano”. Questo è lo spunto alla base del documentario, che intreccia la vita degli alberi a quella degli uomini che vivono a stretto contatto con loro. L’albero, come l’uomo, si muove e si trasforma: il suo legno diventa nave, scultura, strumento musicale, croce di vetta, libro.
La proiezione sarà introdotta dallo scrittore napoletano, alla presenza del regista.
Alberi che camminano è anzitutto una visione, la visione che è stata la prima d’ogni sguardo. E dichiara tutto il bisogno che gli uomini hanno di concedersi alla trasformazione del mondo, trasformandosi. L’albero che cammina è il suo legno che si trasforma, che galleggia, che arde. L’albero che cammina assomiglia a un giovane boscaiolo che si sveglia all’alba, a un liutaio che costruisce un violino, a uno scultore, a un ingegnere navale, a un vecchio partigiano. Alberi che camminano è una visione di morte e di rinascita continua che diventa poi parola e voce. “Non esiste immagine più nobile e generosa riferita alla figura umana – racconta Erri De Luca – il corpo è un tronco, le braccia sono rami, le gambe radici in movimento”.
Prodotto da OH!PEN Italia con il supporto della Trentino Film Commission, Apulia Film Commission e il sostegno di Montura, Alberi che camminano racconta di alberi che diventano navi, sculture, strumenti musicali, croci di vetta. Mattia Colombo, navigato documentarista, sceglie un movimento sobrio e insieme intenso per sfiorare la superficie degli alberi e degli uomini.
Fra gli ospiti di questo viaggio: Gabriele Mirabassi, il suo clarinetto e suoi fabbricanti; Mauro Corona a spasso tra gli alberi cresciuti sulla frana del Vajont. Ma anche i tanti, numerosi protagonisti dei territori: la Val di Fiemme, la Val di Fassa, il Salento. Fino alla lontana Istanbul.
Il documentario uscirà per il grande pubblico con La Feltrinelli agli inizi del 2015.