Mentre il dibattito sulle sorti della commedia italiana anima tavoli di addetti ai lavori in tutta Italia, portando avanti visioni e opinioni diverse, il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission per il nuovo appuntamento con “Due o tre cose che so di loro – 7 Conversazioni di cinema” sceglie di dedicarsi al regista e attore che ha indiscutibilmente segnato la storia del genere in Italia. È infatti dedicato a Carlo Verdone l’incontro previsto per il 15 maggio al cinema Nuovo Splendor di Bari e per il 16 maggio al Bellarmino di Taranto: l’appuntamento con il critico Enrico Magrelli e con Luca Bandirali è come sempre alle 21.00, ma prima dell’incontro – alle 19.00 – sarà proiettato in entrambe le sale “Borotalco” del 1982, con tra gli altri Eleonora Giorgi e Christian De Sica (ingresso 4 euro; info dautore.apuliafilmcommission.it)
Protagonista di quattro decenni di storia del cinema, compreso quello attuale (24 film da regista) Carlo Verdone è, da una parte l’erede e il continuatore di una solidissima tradizione, quella della commedia all’italiana, dall’altra il grande innovatore che assorbe lo stile internazionale e crea un proprio inconfondibile marchio di fabbrica. L’incontro sarà allora una visita guidata in questa fabbrica, alla ricerca dei “segreti” di quella formula Verdone di costante successo e che ha dato forma e voce a personaggi, modi di dire, espressioni entrati a pieno titolo nel vocabolario e nel costume del Paese.
Le sue maschere comiche a partire dai personaggi di “Bianco, Rosso e Verdone”, la Roma di “Un sacco bello”, ma anche gli scontri generazionali o le figure femminili che hanno attraversato il suo cinema, dalla Ornella Muti di “Stasera a casa di Alice” a Margherita Buy di “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, senza poi dimenticare la relazione sempre importante di Verdone con la musica, saranno alcuni degli elementi che comporranno l’incontro con Magrelli e Bandirali. Ancora una volta quindi la serata sarà occasione per ripercorrere la carriera dell’artista, tra clip di vecchi film, interviste e approfondimenti.
Il sesto appuntamento, il 29 e 30 maggio, sarà – con Marco Spagnoli – invece dedicato a Billy Wilder, maestro assoluto e inarrivabile della commedia. Una commedia umana che paga pegno a Hollywood e alla Mitteleuropa. Allievo dotatissimo di Ernst Lubitsch, ha definito, con una filmografia mai ovvia, un “Wilder’s touch” paragonabile al tocco del suo maestro. Sceneggiatore straordinario, direttore di attori–complici come Lemmon e Matthau e tanti altri, ha insegnato agli spettatori che il cinema può essere un’euforica fabbrica delle idee. Senza mai salire in cattedra o pretendere di insegnare.
Il ricco programma si concluderà a giugno, il 12 e il 13, con una serata su Roman Polanski alla quale interverrà anche Giancarlo Mancini, autore televisivo de “Il tempo e la storia”. Tra kolossal e opere da camera, trasposizioni in grande stile e avventure della coscienza, Polanski è ancora oggi uno degli esempi più stimolanti di un cinema nomade e antiautoritario, in cui si incontrano Hollywood e Kafka, il surrealismo e il cinema in costume.