Due notizie merita un approfondimento.
La Lombardia che (finalmente) vara un fondo di un milione di euro a sostegno delle opere filmiche, purché queste spendano almeno il 50% dell'intero budget del film in regione.
E i 100Autori che correggono la propria posizione sul prelievo di scopo sul biglietto cinematografico, contestatissima scelta del Governo centrale, inizialmente appoggiata dall'associazione degli autori. Posizione oggi rettificata, se ne parla qui:
"L’associazione dei 100Autori, che finora aveva difeso il prelievo di un euro sul biglietto del cinema contenuto nel decreto Milleproroghe, ritratta la propria posizione. Precisano gli autori: "La nostra associazione non ha mai richiesto che venisse imposta al pubblico una tassa sul biglietto d’ingresso in sala. Da sempre sosteniamo la necessità di un prelievo di filiera sui proventi di tutti coloro i quali utilizzano le opere dell’audiovisivo. Per quanto riguarda le sale, la nostra posizione è sempre stata quella di un prelievo percentuale sul costo del biglietto come avviene in Francia. O addirittura l’esenzione per i circuiti più deboli e che si sono sempre dimostrati attenti alla promozione del cinema di qualità italiano ed europeo, come i cinema d’essai". Tra le proposte dei 100Autori c’è anche una revisione dei meccanismi di finanziamento "per favorire i prodotti di alto interesse culturale ma con potenziali difficoltà di mercato come richiesto dalle direttive europee. Chiediamo che venga messo un tetto (cinque milioni di euro?) ai cosiddetti ristorni, che rischiano di far piazza pulita di tutte le risorse destinate alla produzione. Chiediamo inoltre l’applicazione di un criterio di rigore per l’attribuzione della qualifica di interesse culturale nazionale in modo da escludere i prodotti con fini scopertamente commerciali, a tutto vantaggio dei produttori indipendenti le cui opere, a dispetto di condizioni distributive meno favorevoli rispetto a quelle delle major, siano riuscite a conquistarsi una fetta anche piccola di mercato. Ribadiamo la nostra richiesta di rendere permanenti le misure di tax credit e tax shelter. Chiediamo infine una immediata revisione dei meccanismi che regolano il funzionamento delle commissioni ministeriali responsabili dei finanziamenti alla produzione cinematografica. Ferma restando la nostra volontà di portare avanti un progetto di riforma del sistema audiovisivo che porti alla creazione di un Centro Nazionale dell’Audiovisivo sganciato dal controllo della politica e finanziato dal prelievo di scopo, chiediamo che alle commissioni venga anzitutto conferito un potere decisionale e non più consultivo".