Il ciclo di fiction in costume realizzati e messi in onda dalla Rai in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, si conclude domenica 12 e lunedì 13 febbraio in prima serata su Rai 1 con il film in due puntate "Il generale dei Briganti" di Paolo Poeti, con protagonista Daniele Liotti nei panni di Carmine Crocco, storico capo dei briganti lucani.
Insieme a Liotti il ricco cast annovera, fra gli altri, Christiane Filangieri (Giuseppina Guarino), Raffaella Rea (Nennella, la moglie di Carmine Crocco), Danilo Brugia (Mariano Aiello, il medico rivoluzionario) e Massimo Dapporto (conte Ludovico Guarino).
Prodotta dalla Ellemme Group di Massimo e Vanessa Ferrero in collaborazione con Apulia Film Commission, il film tv è stato girato in parte in Puglia, tra Vieste, Mattinata e il Parco Nazionale del Gargano, in provincia di Foggia.
Carmine Crocco, detto Donatello (Rionero in Vulture, 5 giugno 1830 – Portoferraio, 18 giugno 1905), è stato un brigante italiano, tra i più noti e rappresentativi. Era il capo indiscusso delle bande del Vulture-Melfese, sebbene il suo controllo si estese anche ad alcune di Irpinia, Capitanata e Terra di Bari.
Le sue scorribande si svolsero fino al Molise, alle zone di Avellino, Foggia, Bari e Lecce. Nel giro di pochi anni, da umile bracciante divenne comandante di un esercito di duemila uomini, guadagnandosi appellativi come "Generale dei Briganti", "Generalissimo" e "Napoleone dei Briganti", combattendo prima nelle file di Giuseppe Garibaldi, poi con la resistenza borbonica e infine per sé stesso.
La consistenza del suo esercito fece della Basilicata il cuore della rivolta antisabauda. In circa quattro anni di latitanza, Crocco fu uno dei più temuti e ricercati fuorilegge del periodo post-unitario e su di lui pendeva una taglia di 20.000 lire. Tuttora al centro di pareri discordanti, è considerato un bandito e carnefice per alcuni e un eroe popolare per altri, soprattutto per i sostenitori della tesi revisionista del Risorgimento.