Venerdì prossimo, 5 febbraio, il regista VALERIO JALONGO
presenterà in sala DI ME COSA NE SAI.
In PRIMA VISIONE per la nostra regione, Sguardi presenterà il singolare docu-film di Valerio Jalongo, Di me cosa ne sai, un interessante viaggio di riflessione sul passato, sul presente e sul futuro del cinema italiano.
Partito come una sorta di seduta d’autocoscienza di un gruppo di registi – il movimento dei "centoautori" - Di Me Cosa Ne Sai s’interroga sin dall’inizio sulle ragioni della fine del grande cinema italiano.
Un simile lavoro non lo si vedeva dai tempi del famoso La macchina cinema, il documentario del 1979 condotto per la Rai e diretto a più mani da un gruppo di allora giovani autori d'avanguardia (Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Sandro Petraglia e Stefano Rulli) sugli aspetti meno edificanti dell'industria cinematografica nazionale.
Da allora, nessuno aveva più osato riflettere sulle possibili quanto reali motivazione che portarono allo smantellamento effettivo della seconda industria cinematografica del mondo.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2009 durante le Giornate degli autori, Di me cosa ne sai ripercorre la storia del nostro cinema, nello specifico puntando i riflettori sui tre decenni successivi al dopoguerra, sottolineando le ambizioni tangibili di un’industria cinematografica di respiro internazionale.
"Seguendo il filo della nostra ricostruzione, che a tratti assume i contorni di un giallo, ci siamo imbattuti in questioni molto più grandi, che investono idee fondanti come quelle di democrazia e di libertà" – dichiara tra le note il regista – "L’Italia ci è apparsa nella nostra lunga indagine sempre più come un paese che non conosce se stesso, un paese bloccato dalle molte verità che sono state cancellate o ignorate, che ha un disperato bisogno di un cinema e una televisione più liberi di creare qualità e autentica conoscenza della realtà".
Le immagini dell’ultimo capolavoro di Pasolini – Salò o le 120 giornate di Sodoma – stranianti quanto epocali, fanno da apripista ad ottanta minuti di riflessione critica sulla bigia fine della "cultura dell’immagine" in questo nostro paese. Grande riguardo va dato alle vicissitudini del regista Felice Farina, prossimo ospite di Sguardi ed autore de La Fisica dell’Acqua, serata evento del prossimo 12 febbraio.
A presentare il film in sala sarà lo stesso Valerio Jalongo. Laureato in filosofia, il regista è attivo sin dai primi anni ’80 quando - in collaborazione con Daniele Luchetti e Carlo Carlei – dirige Il Volo, episodio del film Juke-box realizzato come saggio finale della Scuola di Cinema Gaumont. I suoi studi proseguirono negli States, dove ottenne il Master of Arts in Cinema dall’Università della Southern California con Dream City (che ottiene anche il Premio Vittorio De Sica). Suoi anche Messaggi quasi Segreti (Miglior film al Festival Internazionale Scrittura e Immagine 1997, invitato ai festival di Montreal, Mar del Plata, Mosca, Dublino), Il Caso Bebawi, (TV-movie per RAI 1) ed il recente Sulla Mia Pelle, di cui cura, oltre alla regia, anche la sceneggiatura. Il film, interpretato da Ivan Franek e Donatella Finocchiaro, è stato presentato al Festival Internazionale di Torino e al Festival Internazionale di Bangkok, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Non dobbiamo dimenticare che Valerio Jalongo è stato uno degli animatori del movimento dei Centoautori del cinema italiano ed è tra i fondatori dell’omonima associazione, che da sempre difende la qualità e le capacità della produzione filmica nazionale.
"Il film di Jalongo non si pone solo come un approfondito documentario sul cinema italiano, ma assurge ad incipit riflessivo sul presente e sul futuro della settima arte nazionale – dichiara il direttore artistico Michele Suma – Non è un caso, poi, che lo stesso Jalongo citi nel suo lavoro il regista Felice Farina, prossimo ospite di Sguardi, da sempre lungimirante contenitore per cinema di qualità".
Una stagione, quella del 2010, che ha ben meritato anche quest’anno la Medaglia da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la promozione diretta dell’iniziativa da parte della Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo, ed i patrocini dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, della Provincia di Bari – Assessorato alla Cultura, dell’Apulia Film Commission, dell’AGIS di Puglia e Basilicata, della FICE ed il sostegno della Città di Monopoli.
Un nuovo riconoscimento raddoppia poi l’orizzonte d’azione del Festival: dopo il successo del Premio Liceali – controfirmato da una grande giuria di 100 liceali, vicini al sentire della manifestazione – quest’anno si aggiunge il Premio del Pubblico, dedicato al miglior film in concorso e finanziato dalla BCC di Monopoli (assegno di € 2.000,00), che ha sposato la linea di mecenatismo cinematografico e regalato l’esperienza di giuria popolare a tutti gli appassionati, alla città di Monopoli e all’intera area del sud est barese. Il pubblico, quindi, si trasformerà in giuria popolare!
Due Media partner confermano il loro interesse verso l’operato di Sguardi: l’emittente televisiva CANALE 7 e CONTRORADIO.
Per ogni ulteriore informazione consultare il sito www.sguardidicinemaitaliano.org o contattare l’infoline 334/1310000.
Monopoli, 3 febbraio 2010 Ufficio stampa – Pasquale Raimondo
prraimondo@iol.it