Tornare a vivere le piazze, i teatri, i luoghi dello spettacolo dal vivo dopo un anno di pausa imposta unendo cittadini, territori e cinema. È questo il primo regalo che Sa.Fi.Ter - Salento Finibus Terrae - Film Festival Internazionale Cortometraggio fa alla Puglia, la regione che da ben diciotto anni ospita il festival e che, dopo la pausa del 2020 imposta dalla pandemia, torna a ospitarlo anche quest’estate, nel rispetto delle normative anti-Covid19. Il Festival Sa. Fi. Ter - Salento Finibus Terrae - Film Festival Internazionale del Cortometraggio è un’iniziativa della Regione Puglia - Assessorato Cultura e Turismo a valere sulle risorse del Patto per la Puglia FSC 2014-2020 - prodotta da Apulia Film Commission nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network”. Ideato e organizzato con la consueta maestria dal regista e direttore artistico Romeo Conte e dalla sua Events Production, ha il patrocinio del Comune di San Severo (FG), del Comune di Sammichele di Bari (BA), del Comune di San Vito dei Normanni, dell’Associazione Egnathia di Fasano, di Pettolecchia Il Lido di Savelletri. Da Nord a Sud, il festival, unico del suo genere in Europa, sarà a San Severo, Sammichele di Bari, San Vito dei Normanni e Fasano per le quattro tappe di questa diciottesima edizione in programma dal 19 al 27 giugno e organizzata con la consueta maestria della direzione del regista e ideatore Romeo Conte. Una intensa settimana di proiezioni per scorpacciate di cinema selezionato con grande cura per offrire al pubblico uno dei più bei festival della storia del Safiter, che come sempre sarà in grado di muovere le coscienze e creare dibattito su temi cruciali aprendo il confronto tra il pubblico e gli ospiti del mondo cinema e dello spettacolo presenti alle singole serate. In tutte le serate del festival sarà proiettato il cortometraggio della durata di tre minuti di Edoardo Winspeare “Requiem per gli Ulivi di Puglia” con le immagini di Lucio Ianni, Cosimo Forina Pierluigi Schena e dello stesso Winspeare. Il premio assegnato in questa 18ª edizione è stato realizzato dallo scultore toscano Gerardo Gerardi dalla Scuola d’Arte Leonardo di Prato, presieduta da Cinzia Menichetti, oltre ai consueti premi che vengono assegnati ogni anno ideati dal maestro scultore latianese Carmelo Conte. LA TAPPA DI SAN SEVERO Si parte il 19 giugno da San Severo (Foggia) dove il Safiter sarà ospitato all’interno del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, con il patrocinio del Comune di San Severo, per forte volontà del sindaco Francesco Miglio e dell’assessora alla Cultura Celeste Iacovino, supportati da tutta la giunta comunale.L’inaugurazione è fissata alle 17.00 del 19 giugno con la proiezione dei cortometraggi della sezione “Corti d’Italia”. Le opere in gara, selezionate dal direttore artistico del festival, che si contenderanno il titolo di migliore cortometraggio, migliore regia, migliore interpretazione maschile e migliore interpretazione femminile, sono: “Amore cane” di Jordi Penner; “Uno dopo l’altro” di Valerio Gnesini; “L’eredità” di Raffaele Ceriello; “Antenne” di Mirko Fracassi; “Intollerance” di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga; “27 marzo 2020” di Alessandro Haber; “Giusto il tempo di una sigaretta” di Valentina Casadei; “Male fadàu” di Matteo Incollu. A designare i vincitori o le vincitrici dei premi ci sarà una giuria di qualità presieduta da Mirko Frezza insieme a Vito Facciolla, Giovanni Trombetta, il prof. Emanuele d’Angelo e l’assessore alla cultura della città di San Severo Celeste Iacovino.Sempre il 19 giugno, ci sarà la proiezione del lungometraggio “Aspromonte - La terra degli ultimi”, opera che precederà la consegna del premio Safiter al regista Mimmo Calopresti, e ai due attori protagonisti del film, Francesco Colella e Marco Leonardi, che saranno presenti alla proiezione. Domenica 20 giugno sarà invece dedicata agli autori e alle autrici pugliesi con la proiezione di cortometraggi diretti da registi e registe locali: un evento straordinario teso a valorizzare il lavoro dei dieci giovani partecipanti che hanno consacrato la loro vita alla cinepresa. Le opere in gara, la cui proiezione inizierà alle 17:00, sono: “Quello che resta” di Giuseppe Pippo Laghezza; “Li Paradisi” di Manuel Marini; “Come a Micono” di Alessandro Porzio; “Inverno” di Giulio Mastromauro; “Smile” di Kevin Spagnolo; “Ma chi ti conosce” di Vito Di Marinelli; “Gesù in ferie” di Michele Bia; “Stardust” di Antonio Andrisani e “Dentro il mare” di Leonardo Dell’Olio. Questi film gareggeranno per i seguenti riconoscimenti: migliore cortometraggio, migliore regia, migliore interpretazione maschile, migliore interpretazione femminile e migliore sceneggiatura. In questo caso la giuria che decreterà i vincitori e le vincitrici sarà capitanata da Paolo Sassanelli, in veste di presidente di questa sezione, e costituita dagli attori Mimmo Mancini, Paolo De Vita, Totò Onnis, dai registi Nico Cirasola, Andrea Costantino, Antonio Palumbo e dal regista Pippo Mezzapesa, a cui si unità la signora Antonella Colasanto, come rappresentante del pubblico. Durante la giornata sarà consegnato il premio postumo al grande attore pugliese Teodosio Barresi, che verrà ritirato dal figlio Carmine. Inoltre, saranno proiettate: “Barivuud” regia di Totò Onnis e “Varichina” di Antonio Palumbo e Mariangela Barbanente in cui uno dei protagonisti del film che ripercorre “la vera storia della falsa vita di Lorenzo De Santis” è proprio Totò Onnis. LA TAPPA DI SAMMICHELE DI BARI Lunedì 21 giugno la macchina di Safiter fa tappa a Sammichele di Bari dove in una giornata densa di emozioni sarà proiettato “Ameluk”, scritto, diretto e interpretato da Mimmo Mancini, e girato in Puglia nel 2014. Ospiti della serata saranno lo stesso regista della pellicola e alcuni dei protagonisti del film. Durante questa tappa, fortemente voluta dal sindaco Lorenzo Netti e giunta alla seconda edizione, sarà proiettato anche il cortometraggio “Come a Micono” di Alessandro Porzio, girato in gran parte nella stessa Sammichele di Bari, e che vede tra i protagonisti molti attori e comparse della stessa cittadina.Presenzierà alla serata anche l’attore Jacopo Cullin, uno degli interpreti della serie tv “Lolita Lobosco” che riceverà il premio SAFITER. LA TAPPA DI SAN VITO DEI NORMANNI Ci si sposta quindi a San Vito dei Normanni che torna a ospitare il festival dopo sei anni di assenza. Un ritorno importantissimo per il regista e direttore artistico, Romeo Conte, originario di San Vito dei Normanni, e per il Festival che è nato in questo luogo nel 2003. Quattro giorni di permanenza, dal 22 al 25 giugno, grazie al patrocinio del Comune, per cui bisogna ringraziare la ferrea volontà della sindaca Silvana Errico e dell’assessora alla Cultura Alessandra Pennella, sostenute dall’intera giunta comunale. Le date di San Vito dei Normanni saranno dedicate al poeta, scrittore e pensatore, nonché discepolo di Gandhi, Lanza Del Vasto, nato a San Vito dei Normanni, di cui ricorre quest’anno il 120° anniversario di nascita. Per questo, ogni sera, prima dei lungometraggi, ci sarà una proiezione video a lui dedicata, accompagnata da testimonianze di suoi concittadini, concittadine, intellettuali e artisti che ne racconteranno la vita, la storia, la personalità. Tra questi i musicisti Mimmo Epifani, Mario Ancora, i pittori e scultori Alfredo Passante, Franco Legrottaglie, Carmelo Conte, Nico D’Amico, Fuad e le scultrici e pittrici Flaviana Pagliara, Maria Brandi, Franca Gallone. Questi artisti e queste artiste dedicheranno una mostra a Lanza Del Vasto all’interno della chiesa di San Giovanni per tutta la durata del Festival, fino al 27 di giugno dalle ore 18:00 alle 22:00. Interverranno anche gli studenti e le studentesse degli istituiti comprensivi “Vito Buonsanto”, “Don Vincenzo Meo”e “Lanza Del Vasto”. Ad aprire la tappa di San Vito dei Normanni ci sarà, martedì 22 giugno, la proiezione del documentario “Santa subito” di Alessandro Piva: la storia di Santa Scorese, giovane attivista cattolica della provincia di Bari, prima vittima di stalking in Italia. La sorella, il cognato e i genitori di Santa saranno presenti alla proiezione, agli incontri con il pubblico e con la stampa e riceveranno il premio di Safiter. Le mattine del 23, 24 e 25 giugno il Chiostro dei Domenicani ospiterà, dalle 9.30, le proiezioni dei cortometraggi sul tema dei diritti umani e della legalità, a cui parteciperanno gli studenti e le studentesse delle classi terze degli istituti comprensivi “Vito Buonsanto” e “Don Vincenzo Meo”e “Lanza Del Vasto”. I corti dedicati alla legalità in gara sono: “Il muro bianco” di Andrea Brusa e Gianmarco Scotuzzi; “Al posto suo” di Giuseppe Scirei Brialei; “Insieme” di Lorenzo Sepalone; “Ti accorgi di me?” di Giuseppe Ferlito; “Distanza Zero” di Pier Glionna; “Il gioco” di Alessandro Haber; “Sufficiente” di Maddalena Sturnaiuolo e Antonio Ruocco; “Ricordi in bianco e nero” degli allievi dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema. Presidente di giuria di questa sezione, nonché mecenate del Festival, è Vincenzo Nucci. I corti dedicati ai diritti umani invece sono: “Fighting souls” di Stratos Cotugno; “The wedding cake” di Monica Mazzitelli; “Il nostro nome è Anna” di Mattia Vannuzzi; “Gli occhi dell’altro” di Rosario Errico; “Compagni di viaggio” di Sara De Martino; “KLOD” di Giuseppe Marco Albano; “Bloodless massacres” di Bilind Eli; “Mousie” di David Bartlett. Presidente di giuria di questa sezione è il pittore Franco Legrottaglie. La sera del 23 giugno, alla presenza del regista e dei protagonisti, verrà proiettato il lungometraggio “Bar Giuseppe” di Giulio Base con Ivano Marescotti, VirginiaDiop e Nicola Nocella, che saranno premiati nel corso dell’evento. “Bar Giuseppe” narra della storia d’amore di un barista, divenuto vedovo da poco, con una ragazza più giovane, arrivata in Italia non da molto tempo. La sera del 24 giugno ci sarà la proiezione del lungometraggio “Fortapàsc” di Marco Risi, sceneggiato da Andrea Purgatori, inviato del Corriere della Sera, noto per le sue inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli "anni di piombo" e sullo stragismo, come il caso Moro e la strage di Ustica. Il film ripercorre la storia del cronista napoletano di nera de "Il Mattino", Giancarlo Siani, interpretato da Libero De Rienzo, ucciso la sera del 23 settembre del 1985, pochi giorni dopo aver compiuto 26 anni. Alla serata riceverà il premio “Lanza del Vasto”. Questa stessa sera,il giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori. L'ultima sera a San Vito dei Normanni, il 25 giugno, verrà proiettato il lungometraggio “Rosa pietra stella” di Marcello Sannino, con Ivana Lotito, Ludovica Nasti, Fabrizio Longione e Valentina Curatoli. Presenti il regista, Ludovica Nasti interprete di “L’amica geniale”, e l’attrice Valentina Curatoli. Il film tratta di una mamma disoccupata che lotta per assicurare un futuro alla figlia. Saranno premiati il regista e videoreporter di Rai 1 Fabio D’Alfonso e l’attrice Vanessa Scalera, originaria di Latiano e grande interprete di film quali “Il ladro di giorni”, “Diabolik”, della serie tv “Romolus” e della fortunata serie “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”. LA TAPPA DI FASANO Il Festival si sposterà quindi a Fasano per la sua ultima tappa, grazie al sostegno dell’associazione “Egnathia”, presieduta da Laura De Mola e sostenuta da Lello Di Bari e del “Pettolecchia Il Lido” di Savelletri, diretto da Giovanni De Blasio. Sabato 26 giugno alla “Casina Municipale” della Selva di Fasano diretta da Elio Schiavone, in via Toledo, si terrà la proiezione film “Anime Borboniche” di Paolo Consorti e Guido Morra. Il film narra la vicenda di un uomo che, abbandonato dalla moglie, è costretto ad intraprendere un lungo cammino, indossando gli abiti di un cocchiere borbonico. Alla serata presenzieranno i due registi del film, gli attori Ernesto Mahieux e Giovanni Esposito, nonché l’attrice Susy Del Giudice. Il Festival si conclude il 27 giugno al “Pettolecchia Il Lido " a Savelletri (Fasano), con la proiezione di “Boris – Il film”, a cui parteciperà gran parte del cast. I registi Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, gli attori Francesco Pannofino, Pietro Sermonti, Carlo De Ruggieri, Ninni Bruschetta , Paolo Calabresi e altri protagonisti della serie riceveranno, durante la serata, il premio Safiter. Sarà consegnato anche il premio postumo a Mattia Torre. Fra gli ospiti anche Andrea Paris, vincitore di “Italia’s Got Talent”. Il Festival gode del sostegno di Pettolecchia Il Lido di Savelletri, Casina Municipale della Selva di Fasano, Fondazione Nikolaus, Aquilano Motori-Toyota, Pelosi San Severo, Moki Milano, De Gustibus, Pasta Cardone, Carni Più, i vini di Nonno Vittorio, C&B Palazzo Ducale, Bruno Palmegiani Design, Ristorante Il Fagiano (Selva di Fasano), Hotel Sierra Silvana (Selva di Fasano), Oasi del Visir di San Vito dei Normanni, Palazzo Ducale di San Severo; Ristorante Nonna Mena (San Vito dei Normanni); Ristorante Chichibio (Polignano a Mare); Acque minerali Orsini; Laguna Blu (Lido di Specchiolla). Il Festival gode anche del sostegno del Teatro Verdi e dei relativi tecnici del Teatro Verdi di San Severo, capitanati da Felice Antonio Miranda.Tra i Media partner: Red Carpet magazine, Gazzetta di San Severo, CineClandestino, San Severo oggi, Il Punto, L’Arcobaleno, Sanvitoin, Osservatorio Oggi, Fasano Go e TRM - Network. Per maggiori informazioni: www.salentofinibusterrae.cominfo@safiter.com tel. 0574 1940224 www.facebook.com/SalentoFinibusTerrae Istagram@sa.fi.ter www.youtube.com/user/SalentoFinibusTerrae |