Le attività della Fondazione per la promozione del cinema in Puglia, rigorosamente in coerenza con le norme di legge e i compiti statutari, sono frutto di decisioni assunte all’unanimità sia dai suoi soci (attualmente 20 Province e Comuni pugliesi, oltre alla Regione) sia dal Consiglio di Amministrazione stesso (del quale dal marzo 2009 non fa più parte il dottor Angelo Ceglie). Queste attività hanno fruttato alla AFC e alla "Puglia del cinema" significativi apprezzamenti in campo nazionale e internazionale da parte della stampa, degli addetti ai lavori e del pubblico, e stanno contribuendo allo sviluppo economico del territorio regionale grazie ai numerosi investimenti in loco delle produzioni cine-tv e al relativo indotto.
La Fondazione è stata individuata come soggetto attuatore dalla Regione Puglia, che ha deciso di affidarle 7,7 milioni di euro per il biennio 2009-2011 su risorse di derivazione comunitaria ("P.O. FESR 2007-2013"). Risorse il cui utilizzo è sempre rendicontato alla Regione per tutte le attività previste, fra le quali sono incluse:
a) la creazione di un circuito di sale di qualità ("D’Autore"), del quale l’ABC di Bari è destinato a essere sala capofila, la cui inopinata chiusura subito dopo l’inaugurazione del 19 gennaio scorso - dovuta a problemi non di competenza della AFC – è un vulnus apportato alla Fondazione;
b) il completamento tecnologico dei due cineporti di Bari e di Lecce.
A proposito dei suddetti cineporti, si ricorda che essi sono il frutto di un’intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica (ministeri dello Sviluppo Economico e per i Beni e le Attività culturali) e la Regione Puglia, finalizzata allo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno. E’ un Accordo di Programma Quadro siglato nel 2007 che individua la Fiera del Levante e la Provincia di Lecce come soggetti attuatori dei lavori necessari a creare i cineporti in un padiglione della Fiera barese e in una porzione dei Magazzini Knos del capoluogo salentino, destinandoli poi entrambi alla gestione da parte della AFC.
Infine, per quanto pleonastico, si ribadisce che le selezioni di personale, a tempo indeterminato (due unità fin qui assunte) e a tempo determinato, sono state espletate in ottemperanza al master plan della Fondazione e alle indicazioni degli stessi soci, e si sono sempre svolte secondo ogni crisma di legge e con i criteri di trasparenza ed evidenza pubblica che contraddistinguono la Fondazione fin dalla sua nascita (ogni atto dell’attività della Fondazione è pubblicato sul sito internet della AFC e gli avvisi di selezione vengono diffusi anche a mezzo stampa). Tutte le selezioni si sono concluse senza ricorsi né richieste di accesso agli atti delle parti interessate.