I pugliesi Chiara Idrusa Scrimieri e Davide Rizzo sono tra i finalisti al Premio Solinas Documentario per il Cinema 2013.
Il Premio Solinas, istituito quasi tre decadi fa sull’isola La Maddalena da un’idea di Felice Laudadio in memoria dello sceneggiatore e autore sardo Franco, è sempre all’incetta di nuove gemme per le premiazioni delle varie categorie. La giuria per i documentari (Alessandro Borrelli, Antonio Pezzuto, Giacomo Durzi, Gianfranco Pannone, Ilaria Fraioli, Michela Occhipinti) quest’anno ha scremato da cinquantotto candidati i nove finalisti. Tra questi i nostri salentini partecipano con i lungometraggi intitolati 5 lettere randagie per Chiara Scrimieri e Il Filmmaker (dal titolo originale Storia di un filmmaker) per Davide Rizzo, il quale ha collaborato per la realizzazione con Marzia Toscano, di felsinei ambienti. A sedurre per la staffetta finale sono stati anche Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo (titolo originale Ridateci la parola) di Felice D'Agostino e Arturo Lavorato, Free song (titolo originale Redemption song) di Cristina Mantis e Aboubakar Cissoko, Il partito preso delle cose (titolo originale Sponde) di Irene Dionisio, Il ritorno a casa di Nicola Contini, Joyce L (titolo originale Joyce Lussu) di Marcella Piccinini, Non è una fuga (titolo originale Senza di voi) di Chiara Cremaschi e Carlo Cremaschi, Stretto orizzonte (titolo originale Ingorgo) di Gaetano Crivaro.
L’iter per la premiazione ora prevede l’accesso alla seconda fase nella quale i giudici conosceranno direttamente autori e progetti, fino ad ora rimasti nell’anonimato.