‘Banche, Imprese & Cinema: si può fare’. L’industria cinematografica fattura circa 6 mld di euro l’anno
Industria che dà lavoro a 200 mila persone, tra lavoratori dipendenti e indipendenti, autonomi e liberi professionisti.
MEDIA - E’ solida l’industria cinematografica italiana. Lo dimostrano i dati, mai diffusi prima, presentati al convegno "Banche, Imprese & Cinema: si può fare", organizzato da ABI, ANICA e Unindustria svoltosi di questa mattina in apertura di "The Business Street", il Mercato del Festival Internazionale del Film di Roma.
Le imprese attive sul territorio nazionale sono 6.120 secondo i dati ISTAT 2009, diffuse sul territorio nazionale in maniera disomogenea, dal momento che si concentrano nel Lazio (1800 – 28,2%) e in Lombardia (1247 – 19,5%).
Il fatturato generato da tali imprese in Italia nel 2008 ammonta a 5,7 miliardi di euro (di cui 3,2 nella sola produzione): interessante il confronto con la Germania, che fattura nello stesso comparto 6,3 miliardi di euro e con la Gran Bretagna, che tocca i 16,8 miliardi di euro.
Importante anche il numero di addetti, che tocca le 200 mila unità, tra lavoratori dipendenti e indipendenti, autonomi e liberi professionisti.
L’investimento annuo complessivo di capitali italiani privati e pubblici nelle opere filmiche supera i 300 milioni di euro. Il peso del finanziamento pubblico è diminuito negli anni, fino a coprire, nel 2010 circa il 12% dell’investimento complessivo.
Il Convegno di questa mattina ha focalizzato anche l’importanza delle misure fiscali che incentivano l’investimento nel cinema, in particolar modo su quelle rivolte a imprese esterne al settore che prevedono un credito d’imposta pari al 40% su un tetto massimo per la singola impresa di 2,5 milioni di euro, a condizione che l’investimento complessivo da terzi sia inferiore alla metà del budget complessivo del film.
Il coinvolgimento di banche e imprese, rappresentate da ABI e da UNINDUSTRIA, insieme ad ANICA nel Convegno di oggi sta a significare lo sforzo comune per utilizzare al massimo le opportunità offerte dagli incentivi fiscali.
"Il tax credit esterno, ovvero il credito d’imposta per imprese e istituti finanziari che investono nel cinema senza far parte del settore, è il cuore degli incentivi fiscali di cui usufruisce l’industria cinematografica", ha dichiarato il Presidente dell’ANICA, Riccardo Tozzi.
"Se infatti le altre forme di incentivazione hanno ricadute positive intervenendo direttamente sui costi di produzione e di gestione delle imprese cinematografiche, attraverso il tax credit esterno si possono aggiungere importanti risorse all’ammontare complessivo degli investimenti. Più quantità, ma anche più qualità delle risorse a disposizione per il settore".
"Lo sforzo di ANICA – ha precisato Tozzi - è coinvolgere sempre di più le associazioni e le istituzioni del mondo finanziario e imprenditoriale, sviluppando sinergie tra i diversi comparti e, soprattutto, facendo incontrare tra loro mondi che fino a qualche anno fa non erano riusciti a stabilire rapporti durevoli ed efficaci".
"Un nuovo rapporto tra cinema e imprese, cinema e mondo della finanza, è possibile e utile per tutti. Il convegno di oggi – ha concluso il presidente ANICA - dimostra che il cammino comune intrapreso da ABI, ANICA e UNINDUSTRIA è indispensabile per la riuscita di quel processo di autonomia finanziaria che il cinema italiano, forte della sua tradizione produttiva e culturale, ha intrapreso da anni, e di cui i provvedimenti fiscali di cui oggi si parla sono soltanto un primo seppur fondamentale passo."
"Come Unindustria riteniamo molto importante sensibilizzare gli operatori economici di tutti i settori esterni al mondo del cinema sulla applicazione della normativa sulle agevolazioni fiscali a favore della produzione cinematografica – ha dichiarato Giampaolo Letta, Vicepresidente di Unindustria con delega all’audiovisivo e al multimediale e Amministratore Delegato di Medusa Film – e questo incontro con ANICA e ABI vuole essere il primo step per avviare una efficace campagna d’informazione sul tax credit a favore delle imprese del Lazio e del paese".
"E’ un interessante opportunità di business - ha continuato Letta - anche per le PMI e per tutte le aziende che desiderano diversificare i propri investimenti. L’investimento nella produzione cinematografica infatti può essere, con risultati finanziari positivi, un’alternativa alla Borsa o ai titoli di stato, ed è importante che gli imprenditori di tutti i settori ne siano a conoscenza".
"Con ANICA abbiamo siglato un accordo ad hoc proprio per promuovere iniziative congiunte che avvicinino le imprese di Roma e del Lazio all’industria dell’audiovisivo. L’accordo ha lo scopo di creare da una parte opportunità di business e dall’altra nuove risorse sulla produzione di pellicole, in un momento in cui al cinema italiano, grande patrimonio nazionale di know how e professionalità, va riconosciuto il valore strategico per l’economia della Regione e di tutto il Paese."
II Direttore Generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, ha sottolineato come la sinergia tra banche e cinema deve produrre una nuova modalita' di colloquio tra mondo finanziario e industria cinematografica, in cui la banca deve farsi carico di esaminare anche gli elementi qualitativi del progetto cui partecipa.
Le posizioni di Tozzi e Sabatini sono sostanzialmente condivise anche da Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema del MiBAC, che ha parlato di un buon risultato raggiunto dal Tax Credit interno e invece una maggiore necessita' di estenderlo alle aziende non di settore. Lo strumento, ha detto infatti Borrelli, è ancora poco conosciuto al di fuori del mondo del cinema.
Al Convegno hanno portato i loro contributi Roberto Cicutto, Direttore Mercato Internazionale del Film di Roma; Stefano Selli, Capo della Segreteria di Paolo Romani, Ministro per lo Sviluppo Economico; Alberto Baldini, Responsabile Settore Cinema BNL – Gruppo BNP Paribas; Stefano Melazzini, Responsabile Settori Specialistici Mediocredito Italiano – Gruppo Intesa San Paolo; Federica Lucisano, AD Italian International Film; Mario La Torre, Ordinario di economia degli intermediari finanziari – Università La Sapienza. Nel pomeriggio il convegno, coordinato dal presidente dei produttori ANICA, Angelo Barbagallo, con un’introduzione esemplificativa dell’esperto Gian Marco Committeri, si è rivolto più direttamente agli investitori esterni, mostrando le esperienze delle imprese che hanno già usufruito degli incentivi in vigore.