Avete capito?
Ecco cosa sta succedendo: le associazioni di categoria dell'industria dell'audiovisivo e dello spettacolo regionali, visti i devastanti tagli tremontiani alla cultura, scrivono al Presidente Vendola per chiedergli di sostenere ancora di più il loro settore economico.
Sicché io capisco che le genti padane il federalismo lo stanno facendo così: ben prima che passino tutti i decreti, ammazzano ogni settore vivo e creativo della nostra industria nazionale più brillante, e scaricano i costi sulle regioni e le autonomie locali. E che se la vedessero loro a risolvere i conflitti sociali (leggi ammortizzatori sociali realizzati con il Fondo sociale europeo) o le relazioni industriali (sostegno alle imprese).
E noi, poveri film commissioner, in mezzo alle mazzate dei disperati.
Ma tutta questa strategia dove altro ci vuol portare se non in braccio a morfeo o, peggio, all'isola degli in/famosi?
Fonte: Comunicato stampa Agis Puglia e Basilicata
Agis Puglia e Basilicata
Lettera a Nichi Vendola per fronteggiare l’emergenza cultura e spettacolo
L’Agis Puglia e Basilicata scrive al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e chiede un incontro urgente per cercare insieme possibili soluzioni al rischio di tracollo per molte realtà di spettacolo della regione.
A seguito dell’ incontro tenutosi lo scorso 28 febbraio con l’assessore alla cultura e al turismo Silvia Godelli, nel corso del quale l’assessore ha garantito di poter confermare almeno per il 2011 i contributi consueti ai soggetti FUS (ovvero ai soggetti riconosciuti dal MIBAC e che usufruiscono del Fondo Unico), ma di non poter in alcun modo tamponare il drammatico taglio del medesimo FUS, l’Associazione ritiene fondamentale un intervento dello stesso governatore Vendola.
Nel ringraziare e riconoscere i meriti all’assessore Godelli, il presidente dell’Agis Giancarlo Castellano scrive: "i soggetti FUS dello Spettacolo della Puglia si permettono, tramite l’AGIS, di sottoporre alla sua attenzione la drammatica situazione che si è venuta a creare in seguito al taglio del 40% del Fondo Unico dello Spettacolo, determinato dal competente Ministero per il corrente anno 2011. E’ da tener presente che per la corrente stagione la programmazione è stata divulgata, i contratti sono stai stipulati e molte iniziative si vanno realizzando. Il buco che verrebbe a crearsi è stato valutato in non meno di 1 milione e 800 mila euro, che determinerebbe la chiusura di molte attività con ripercussioni negative sull’immagine culturale e turistica della nostra Regione e conseguente licenziamento dei lavoratori del settore. Inoltre, come sa dal 2010 è stato previsto l’ingresso nel FUS della Fondazione Petruzzelli, fino ad ora sostenuta dal MIBAC attraverso i fondi del lotto, e che quindi partirebbe ancor più svantaggiata rispetto alle altre Fondazioni Liriche, cosa assolutamente da evitare.
A questa situazione specifica dello spettacolo dal vivo si somma la condizione difficile delle sale cinematografiche, a Lei più volte rappresentata dall’ANEC in seno alla scrivente Associazione. Mi riferisco in particolare alle sale tradizionali – oltre un centinaio tra sale tradizionali e sale d’essai su un totale di 240 schermi pugliesi- che per impegno specifico con il MIBAC dedicano anche nella provincia più remota della Puglia buona parte della loro programmazione alla cinematografia di qualità e che per tale impegno ricevono, sempre tramite il FUS, una contribuzione ormai ridotta all’osso.
Per quanto riguarda le sale cinematografiche insistiamo sull’importanza che anche la Puglia come altre Regioni d’Italia investa direttamente sull’innovazione tecnologica con una legge ad hoc sulla digitalizzazione e che si lavori insieme al Circuito D’Autore, buon punto di partenza per sostenere le sale di città.
Conoscendo la sua sensibilità ed i notevoli impegni portati avanti nel campo della cultura e dello spettacolo, le chiediamo di voler adoperarsi perché nel bilancio dei fondi ordinari vengano reperite le somme necessarie a traghettare questo difficile momento.
Tutto ciò in quanto l’Assessore Godelli, che stimiamo per il suo costante impegno, ha dichiarato di non avere alcuna possibilità di incrementare ulteriormente le somme attualmente disponibili per i soggetti dello spettacolo, e non potrà pertanto compensare i tagli del FUS se non le saranno assegnate in corso d’anno ulteriori disponibilità dal bilancio autonomo della Regione".