Portare tra i banchi di scuola il tema delle minacce e delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, raccontando attraverso il cinema le storie dei sindaci che lavorano sotto la pressione dei clan. È questo l’obiettivo del progetto “Arte e legalità”, presentato il 1 febbraio a Bari e che vede tra i promotori il ministero dell’Interno in collaborazione con quello dell’Istruzione attraverso gli Osservatori regionali istituiti nelle Prefetture.
Partner dell’iniziativa la Regione Puglia, Avviso Pubblico, Libera, Anci Puglia, Consorzio Teatro Pubblico Pugliese e Fondazione Apulia Film Commission. Tra le attività previste dal protocollo firmato in Prefettura a Bari, è prevista la realizzazione di corto metraggi e documentari in grado di parlare dei contesti territoriali della Puglia, raccontando le storie più emblematiche che descrivono il clima in cui certi episodi maturano.
Alla conferenza stampa erano presenti il Prefetto di Bari Antonia Bellomo, il Sindaco di Monte Sant’Angelo e Coordinatore di Avviso Pubblico per la Puglia, Pierpaolo d’Arienzo; Aldo Paturno, dirgente del Dipartimento cultura e turismo della Regione Puglia, Ettore Caroppo di Anci Puglia, il Viceprefetto di Bari Stefania Fornaro, il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Silipo, il Coordinatore di Libera Puglia don Angelo Cassano, il direttore di Apulia Film Commission Antonio Parente e Paolo Ponzio, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese.
«Quello degli amministratori minacciati è un tema che Avviso Pubblico porta all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica dal 2011, anno della pubblicazione del primo “Rapporto Amministratori sotto tiro” – spiega Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo e coordinatore di Avviso Pubblico in Puglia -. Con questo progetto vogliamo uscire dal perimetro degli addetti ai lavori, quello forze dell’ordine e della magistratura che colpiscono gli atti intimidatori, per andare a parlare direttamente al cuore della società: gli studenti, che rappresentano il nostro presente e la prossima classe dirigente.
«L’obiettivo – conclude d’Arienzo – è arrivare a far capire il ruolo degli amministratori pubblici e il perché ogni volta che un sindaco viene minacciato lo è anche tutta la comunità che rappresenta e persino la democrazia stessa. Lo facciamo con un linguaggio nuovo, quello dell’arte, del teatro e del cinema perché questi mezzi possono essere un veicolo più immediato ed efficace per raggiungere i più giovani».
Nel 2011 il primo rapporto “Amministratori sotto tiro” di Avviso Pubblico, che spinge per la costituzione di una Commissione d’inchiesta al Senato istituita nel 2013. Si arriva poi nel 2016 alla prima Marcia nazionale degli Amministratori sotto tiro a Polistena in Calabria. Ma l’impegno si intensifica fino all’approvazione della Legge 105/2017 che porta nel 2018 all’istituzione dell’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali del Viminale. L’anno successivo il Rapporto annuale viene presentato al Parlamento europeo di Bruxelles. E nel 2021, a dieci anni dal primo report Avviso Pubblico viene audita dall’Osservatorio del ministero dell’Interno con cui la collaborazione diventa costante.