Alda Merini una donna sul palcoscenico - il film di Cosimo Damiano Damato, prodotto da Angelo Tumminelli, con la partecipazione di Mariangela Melato ed il contributo fotografico di Giuliano Grittini in anteprima in Puglia ad Andria martedì 27 Ottobre alle ore 18 al Meeting "Ceratori della verità" il meeting che riunisce docenti universitari, giornalisti,artisti, politici e prelati presso la Sala Dante dell'Istituto Oberdan.
Alda Merini- Una donna sul palcoscenico è stato Evento Speciale alle Giornate degli Autori alla 66^ Mostra del Cinema di Venezia. Dopo le fortunate proiezioni a Roma e a Firenze il film dell’autore pugliese approda ora in Puglia martedì 27 alle ore 19 nella sala Dante dell’Istituto Oberdan, ospite dei dialoghi letterari del meeting organizzato da CorteSveva. E' un film-documentario girato in presa diretta nella casa di Alda Merini, dove la poetessa dei Navigli si abbandona ad un racconto di sé puro ed elegiaco, mettendo a nudo la sua anima. Un incontro fatto di gesti, parole, sguardi. Un dialogo privato che trasuda dolore ma che rivela l'anima più segreta e nascosta della Merini, la sua sapienza antica e il suo candore. La poetica, la filosofia, la genialità della Merini viene raccontata dal regista Damato grazie ad un canovaccio che affronta i temi del dono della poesia, del misticismo, della seduzione, della musica, un dialogo che diviene confidenza, afflato dell'anima, laddove si parla del dolore, delle brutture del manicomio, della follia riversata a piene mani nella poesia, del mistero di Cristo e della passione. "Un giorno io ho perso una parola, sono venuta qui per dirvelo e non perché voi abbiate risposta. Non amo i dialoghi o le domande, mi sono accorta che cantavo in un'orchestra che non aveva voci. Ho meditato a lungo sul silenzio. Al silenzio non c'è risposta". Questi sono i primi versi inediti del prologo scritto da Alda Merini e che prendono vita grazie alla voce di Mariangela Melato, interprete di alcune poesie inedite. Il documentario assume i toni di un vero e proprio recital nel momento in cui la Merini recita alcune delle sue pagine poetiche più intensamente liriche, come Genesi, Lirica Antica e Lettere. Nel film Alda si rivela una vera eterna musa, si siede al pianoforte e con la magia delle sue mani accenna alcune note. Ma dal ritratto quotidiano della grande poetessa emergono anche momenti esilaranti, giocati sul filo dell'ironia e della complicità del "riso come antidoto al terrore" direbbe Chaplin. Alda si racconta con grazia: la sua voce è armonia pura per l'anima. Sorride e si commuove mentre parla di medici, elettroshock, maternità e poesia. Una donna sul palcoscenico è anche un viaggio per immagini del maestro Giuliano Grittini. Grande amico della Merini, Grittini è riuscito a penetrare con la sua fotografia l'anima della poetessa.