Solidarietà alla Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, tra l’altro nostro socio in seno all’AGIS-ANFOLS, solidarietà ai professori d’orchestra, al personale e i tecnici, nonché solidarietà ai sindacati dei lavoratori che li rappresentano".
L’Agis Puglia e Basilicata, nella persona del suo presidente Giancarlo Castellano, si schiera a sostegno del quattordicesimo ente lirico italiano, fortemente penalizzato dalla riforma "Bondi" firmata pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
"La riforma così come è concepita, non può non tener conto, anche in forma di deroga, dell’oggettiva particolarità della posizione del Petruzzelli" dichiara Castellano: "bloccare le assunzioni in una Fondazione così giovane e che ha di fatto un teatro operativo da soli sette mesi, significa uccidere un neonato ancora nella culla, impedendo quindi un suo qualsiasi sviluppo". Inoltre ciò è in netto contrasto con l’ingresso di qualche settimana fa della Fondazione nel Fondo Unico Spettacolo dopo anni di sostegno ministeriale attraverso il Lotto. L’Agis, in qualità di rappresentante del settore, sostiene quindi fortemente l’intervento di qualche giorno fa del Presidente della Fondazione Michele Emiliano.
"Non si ravvisa inoltre per una riforma così importante lo strumento d’urgenza del decreto quanto piuttosto, come sta accadendo per la riforma dello spettacolo dal vivo, la necessità di attivare l’iter parlamentare. D’Altra parte si auspica in tempi brevi una seria integrazione del FUS" continua Franco Punzi vicepresidente Agis Puglia e Presidente AGIS Italiafestival.
"Alla luce della riforma, riconosciamo che il blocco delle attività di numerose storiche realtà italiane come la Scala o il Maggio, rappresenti un danno enorme sia di immagine sia economico, ma contemporaneamente siamo pure consapevoli dell’urgenza di trovare delle soluzioni capaci di andare incontro sia alle esigenze del Governo sia a quelle delle Fondazioni. Chiaramente, nello specifico, l’Agis Puglia e Basilicata richiede al Governo che si consideri poi la specificità storica del "nostro" Teatro Petruzzelli e della sua Fondazione, in particolare contro il precariato dei professori d’orchestra, che a ciò tale riforma costringerebbe ingiustamente per anni. L’impegno deve essere quindi a salvaguardia finale dello stesso pubblico che dimostra invece di avere un alto indice di gradimento dello stesso, come ci risulta sia accaduto una settimana fa al Valli di Reggio Emilia per la prima volta al cospetto di un pubblico non pugliese entusiasta " conclude Castellano.