Apulia Film Commission unisce la propria voce alla solidarietà espressa dal mondo cinematografico per l’arresto del regista iraniano Jafar Panahi, vincitore del Leone d’Oro a Venezia, nel 2000, con il film "Il Cerchio".
Il cineasta è stato condannato a cinque anni di reclusione per aver fatto parte di un’organizzazione illegale "a scopo di sovvertire lo Stato" e a un altro anno per "attività di propaganda lesive dell’immagine della Repubblica Islamica". A questo si aggiungano i 20 anni di interdizione a "dirigere film di ogni tipo, di scrivere sceneggiature, di concedere interviste alla stampa nazionale e internazionale", nonché il divieto di "recarsi all’estero se non per motivi di salute o pellegrinaggio alla Mecca dietro una cauzione da stabilire".
A testimoniare la solidarietà al regista iraniano, anche il regista pugliese Edoardo Winspeare che, qualche anno fa, lo aveva ospitato al festival Negroamano.
"Tutta la comunità degli artisti dovrebbe chiedere la sua scarcerazione- afferma Winspeare-, ma anche il Governo italiano con in testa il Ministro Franco Frattini. Un regista coraggioso come Panahi, che ha saputo affrontare temi forti come la condizione femminile e le elezioni in Iran, deve essere libero di esprimere le sue idee e le sue opinioni attraverso il cinema".