Se potessimo trasformarci in uccelli capaci di osservare dall'alto il mondo dei media e il corso storico che stiamo vivendo, probabilmente capiremmo meglio che trasformazione epocale stiamo vivendo.
Le stagioni di passaggio economico, politico e sociale nella storia del mondo sono state raccontate da alcuni tra i più grandi sociologi e storici dell'umanità. Per esempio nel libro "La grande trasformazione", Karl Polanyi descrive la stagione di passaggio dalla dittatura nazifascista alle democrazie liberali e teorizza fra i primi che l'economia non è attività separabile dalle altre attività umane. A noi oggi manca un Polanyi e sentiamo forte il passaggio di fase che stiamo attraversando.
E' come se il vecchio non fosse ancora morto e il nuovo non fosse ancora sbocciato. Non so dire se siamo fortunati o sfortunati. Questo è il temo che ci tocca vivere e dobbiamo saperlo affrontare con spirito curioso, come viaggiatori critici.
La sensazione che ho è che il primo ad arrivare a Itaca aprirà la strada a tutti gli altri.
Leggendo di seguito queste notizie di ieri capite a cosa alludo.
Stay tuned.
Fonti: varie.
Netflix e The Walt Disney Co. hanno annunciato un importante accordo pluriennale di licenza. In virtù di questo agreement, Netflix sarà il distributore esclusivo per quanto riguarda i servizi pay Tv per i titoli Disney in prima visione (live-action e animazione), a partire dal 2016. I titoli della major a partire da quella data saranno quindi disponibili per gli abbonati Netflix Usa al servizi di streaming su Tv, tablet, computer e telefoni cellulari.
Da quanto si comprende, verificando le date di questo nuovo accordo, appare probabile che Disney potrebbe non rinnovare l’accordo di distribuzione per la pay Tv con Starz LLC, che scade appunto nel 2015.
Secondo quanto dichiarato oggi da Sony, PlayStation 3 è il primo device per la piattaforma di streaming video on demand Netflix, ovvero il più utilizzato per accedere al servizio. "Gli utenti PlayStation e quelli di Netflix hanno in comune una grande passione per l'entertainment di qualità", ha dichiarato il Ceo di SCEA Jack Tretton, "Netflix offre un'esperienza al top con show televisivi e film su PS3 e noi continueremo ad implementare questo tipo di servizi per offrire ai nostri clienti la migliore esperienza di home entertainment possibile".
Da oggi, 4 dicembre, il servizio di streaming video on demand LoveFilm è disponibile anche su console Wii e, a breve, sarà implementato anche sulla nuova Wii U di Nintendo. Come ormai già da anni prevedono i competitor Xbox 360 e PS3 (per le quali il servizio LoveFilm è peraltro già previsto, oltre al catalogo di film disponibili su Xbox Live e PSN), anche sulle home console Nintendo sarà quindi possibile acquistare film e vederli via streaming.
Anche presso la Commissione europea tiene banco più che mai la discussione sul futuro del diritto d’autore. Alla luce degli ipotetici sviluppi nella direzione della tutela del copyright sono state lanciate delle petizioni dal fronte degli editori anche audiovisivi rappresentate dalla SAA-Société des Auteurs Audiovisuel (di cui fa parte Siae) e della Federazione europea editori (Federation of European Publishers) - visionabile a questo indirizzo www.ipetitions.com/petition/support - per una maggiore sensibilizzazione sui rischi che gli interessi di grandi gruppi che operano sul Web possano attaccare irrimediabilmente il concetto fondamentale di tutela del copyright. E’ in gioco, in sostanza, il futuro dell’industria culturale e di numerosi posti di lavoro. Ed è proprio in Europa dove il diritto d’autore è nato che si verificano gli attacchi più pesanti.
Gli artisti del nuovo Imaie (tra cui Claudio Baglioni, Lino Banfi, Christian De Sica, Massimo Ghini, Carlo Verdone, Edoardo Bennato, gli Stadio, Piotta, i Tiromancino e tanti altri) hanno indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti per esprimere le forti preoccupazioni in merito alla bozza del Decreto Liberalizzazioni, (vedi agenzia http://www.e-duesse.it/News/Home-video/Diritti-connessi-Nuovo-Imaie-esprime-forte-preoccupazione-per-bozza-decreto-142400) i cui contenuti rischiano di paralizzare l’intero funzionamento del sistema di gestione dei diritti degli artisti, «con un inaccettabile danno per l’intera categoria», come precisato in una nota ufficiale dell’ente.