Ottava edizione "al femminile" per la rassegna ideata e realizzata da Big Sur con l’Associazione Cinema del reale e OfficinaVisioni e con la direzione artistica del filmaker salentino Paolo Pisanelli.
Ospiti due grandi donne del documentario europeo, Agnès Varda e Cecilia Mangini. Specchia accoglie la primavera araba nelle foto da piazza Tahrir di Stefano Savona e nei cortometraggi dei giovani cineasti tunisini, l'esordio alla regia di Lou Reed e i protagonisti delle rivoluzioni musicali (Michel Petrucciani, Enzo del Re, Militant P), i Political comics di Gianluca Costantini nella mostra "We will not stay in silence" e altre passioni, visioni, rivoluzioni.
Dal 20 al 23 luglio torna all’interno del cinquecentesco Castello Risolo di Specchia, in provincia di Lecce, la Festa di Cinema del reale. Giunto alla sua ottava edizione, l’evento ideato e realizzato da Big Sur con l’Associazione Cinema del reale e OfficinaVisioni e con la direzione artistica del filmaker Paolo Pisanelli, propone quattro giorni all’insegna del cinema più spericolato, curioso e inventivo. Più che una rassegna, una "festa di sguardi" che, attraverso proiezioni, mostre, installazioni, incontri, seminari e musica dal vivo, vuol sostenere e promuovere le narrazioni del reale e il cinema documentario realizzato in Italia, nei Paesi del Mediterraneo e in tutto il mondo.
Cinema del reale è un cinema "ambulante", senza botteghino (tutte le proiezioni sono a ingresso libero) e senza effetti speciali. È il cinema che "si fa fuori", per strada e ovunque, e invita le persone a incontrarsi, a guardare i luoghi dove viviamo, le cose che succedono, raccogliendo memorie e amnesie per attraversare luci e ombre del presente, del passato, del futuro. Tre, come di consueto, le parole chiave anche dell’edizione 2011: passioni, visioni e rivoluzioni.
Passioni e Rivoluzioni come quelle che hanno animato, nella primavera araba, le sponde africane del Mediterraneo: l’eco di quei movimenti arriva a Specchia attraverso le fotografie del regista Stefano Savona che documentano l’intensità dei volti dei manifestanti di Piazza Tahrir, la piazza del Cairo centro della rivolta contro il presidente Mubarak, e soprattutto i corti dei giovani studenti della Edac (Ecole des Arts et du Cinema di Tunisi, diretta dal cineasta Nouri Bouzid), che raccontano in modo diretto e coinvolgente alcuni aspetti della rivoluzione tunisina culminata il 14 gennaio 2010 con la fuga del presidente Ben Ali. Attraverso narrazioni dirette e immagini e filmati tratti dai social network, donne e uomini denunciano violenze, soprusi, arresti di attivisti, ma anche la difesa dei diritti, le speranze di cambiamento, il desiderio di libertà.
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