È ormai considerato uno dei territori più amati dalla settima arte. In queste ultime settimane, infatti, la Puglia accoglie 18 produzioni: 10 lungometraggi, 3 serie tv, 2 documentari, 3 programmi di intrattenimento televisivo. Questo “fermento” ha coinvolto quasi tutto il territorio regionale pugliese, i 6 capoluoghi di provincia e 29 paesi, con l’impiego di una forza lavoro di oltre 600 professionisti dell’audiovisivo. Un segnale importante per il mondo lavorativo legato allo spettacolo che, in questi mesi, è tra i settori che più ha subito l’emergenza sanitaria.
“Come in tutti i periodi di crisi, si è rivelato per noi strategico investire in misure di rilancio agli investimenti – commenta Simonetta a Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission-. I risultati ottenuti, impossibili senza il sostegno incondizionato di Regione Puglia, hanno dimostrato che le scelte fatte si sono rivelate azzeccate. Abbiamo coniugato la necessità di sicurezza con il fabbisogno di continuità e dinamismo degli investimenti privati, che nel cinema possono rivelarsi molto fragili soprattutto in questo momento. Oltre al sostegno economico di rilievo, per intensità e snellezza degli aiuti, sono stati messi in campo numerosi strumenti logistici e di supporto infrastrutturale che rendono ancora più attrattiva e sicura la nostra regione”.
Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, quindi, l’attività della Fondazione Apulia Film Commission non si è mai fermata. Attraverso la task force di Regione Puglia e le indicazioni ministeriali, infatti, Apulia Film Commission ha delineato dei protocolli specifici per poter continuare a far girare in sicurezza. Grazie a questo lavoro, dalla fine del lockdown, la Puglia è stata letteralmente invasa di set cinematografici.
“Noi non abbiamo messo in campo solo indennizzi – precisa Antonio Parente, direttore Generale di Apulia Film Commission-, ma abbiamo deciso di puntare e investire sul prodotto: è quello che l’industria audiovisiva ci chiedeva di fare ed è quello che noi abbiamo fatto con tutte le misure di funding e l’implementazione dei servizi per il cinema. C’era urgenza di dare un segnale, un segnale di ripresa in sicurezza. Quello della sicurezza è diventato, infatti, un elemento centrale per la ripresa, tanto da rendere i set cinematografici tra i luoghi più sicuri in cui lavorare”.
Ma entriamo nel merito alle 18 produzioni che in questo periodo sono presenti in Puglia, a iniziare delle serie tv “Lolita Lobosco” di Luca Miniero (Bari, Monopoli e Fasano) e “Il medico della Mala” di Cinzia TH Torrini (Bari, Conversano, Polignano, Putignano, Bitonto e Monopoli) e dei lungometraggi “Belli Ciao” di Gennaro Nunziante (Sant’Agata di Puglia e Foggia), “The Nanny - Mission Italy” di Sascha Bigler (Otranto) e “Upside Down” di Luca Tornatore (Noicattaro, Conversano, Polignano, Monopoli, Bari, Fasano, Trani e Vieste).
Concluse da pochi giorni le riprese pugliesi dei lungometraggi “Mondocane” di Alessandro Celli (Taranto, Brindisi), “L’uomo dal fiore in bocca” di Gabriele Lavia (Modugno), “Bentornato papà” di Domenico Fortunato (Martina Franca, Taranto e Porto Cesareo), “A classic horror story” di Roberto De Feo e Paolo Strippoli (Monte Sant’Angelo, Vico del Gargano e Cagnano Varano), “Scuola di Mafia” diAlessandro Pondi (Nardò, Otranto e Acquarica del Capo) e dei documentari “I giganti del mare” di Daniele Di Domenico (Peschici, Vieste e Lesina) e “Milva” di Nico Capogna (Ruvo di Puglia, Corato, Bisceglie, Cerignola, San Giovanni Rotondo, Bari, Bitonto, Conversano, Taranto e Grottaglie). Nelle prossime settimane, invece, sono in programma le riprese della serie tv “The dirty black bag” prodotta da Palomar e dei lungometraggi “State of consciousness” di Marcus Stokes e “I profeti” di Alessio Cremonini. Location e maestranze coinvolte sono in fase di definizione.
In corso o appena concluse anche le riprese di tre programmi di intrattenimento televisivo: il tedesco “Gustosa Puglia/Koestliches Apulien” prodotto da Florian Film (Porto Cesareo, Lecce e Bari), “Abito da sposa cercasi” prodotto da B&B Film (San Vito dei Normanni) e “Tu non sai chi sono io” prodotto da “Fremantle Media Italia” (Bari e Giovinazzo).
Contestualmente a quanto sta accadendo in queste settimane, l’attività di AFC guarda già al futuro e, in questo senso, da pochi giorni si è conclusa l’undicesima edizione dell’Apulia Film Forum che, anche nella versione on-line, ha coinvolto 120 produttori di 33 nazionalitàdiverse. Nei tre giorni di svolgimento si sono tenuti ben 310 incontri con la formula dei one to one meeting online, intervallati da momenti di interazione che hanno consentito di promuovere ad ampio raggio il sistema Puglia con l’evidenza dei servizi offerti da Apulia Film Commission a favore dei meccanismi di coproduzione.
Continua anche l’intensa attività di location scouting che, a oggi, registra oltre 10 progetti audiovisivi che, in presenza o in collegamento on–line, hanno visitato la nostra Regione.